Molti in jeans e maglietta, tutti comunque vestiti in modo informale. Di buon’ora al mattino sono arrivati al ristorante “da Toti” a Gragnano per lavorare al futuro di Capannori e stabilire le strategie. Chiusi in una stanza, al fresco e concentrati.
Ore di discussione e confronto tra Giorgio Del Ghingaro e gli assessori della sua giunta: ognuno ha parlato delle cose dei fare, dei progetti, dei finaziamenti da trovare, dei problemi da affrontare. Molti quelli segnalati dai cittadini.
Intorno alle 13 il pranzo: farro freddo, roastbeef con rucola e parmigiano, fragole con gelato al limone, vino rosso e caffè. Prezzo: 20 euro a testa.
Il conto è stato diviso “alla romana” e ciascun componente dell’esecutivo ha pagato di tasca propria. Non sono stati spesi soldi del Comune, soldi cioè dei cittadini. Anche questo un segnale di buona politica.
Nel pomeriggio altra sessione di lavoro. Fino al tardo pomeriggio, sin quasi all’ora di cena.
Stanchi ma soddisfatti, Del Ghingaro e i suoi si sono salutati e se ne sono tornati a casa.
Una full immersion che ormai rientra nel modo di agire della giunta capannorese. Secondo il sindaco è una maniera per cementare il rapporto, per fare squadra, per avere una visione collegiale che permette di programmare l’azione amministrativa senza lasciare nulla al caso o all’improvvisazione.

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