Tariffe basse (ferme da 11 anni) e qualità indiscussa alle mense scolastiche di Capannori. Parole e musica dell’assessore Lara Pizza, che precisa subito: «Da noi le famiglie pagano solo il pasto consumato e con i controlli che svolgiamo l’evasione è bassa. E comunque diamo da mangiare anche a chi è in ritardo nel saldo della retta».
Il blocchetto dei buoni pasti costa 50 euro per 20 pranzi, al costo dunque di 2,50 euro l’uno. «Usiamo prodotti biologici – dice l’assessore – e in 10 materne è presente la cucina, in tre (Lunata, Capannori e Lammari) no. Da quest’anno a Capannori centro è partito un progetto sperimentale che prevede l’acvquisto di una tessera una magnetica per gestire in modo sicuro, efficiente e trasparente il servizio. Ai genitori basta ricaricare la tessera all’Urp e grazie a un sistema informatizzato l’importo speso viene automaticamente scalato dal totale. I pasti seguono menù stabiliti da un dietista e distinti per fasce di età. Sono anche previsti menù specifici per particolari patologie, dietro certificazione medica, e per motivi etnico-religiosi su richiesta dei genitori. Una Commissione mensa monitora il funzionamento del servizio». In mensa, infine, solo acqua del rubinetto e niente stoviglie di plastica.

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