Il Tirreno

L’Italia è ormai alle soglie dei 60 milioni di abitanti, in dieci anni la popolazione è aumentata di 2,5 milioni di residenti, per effetto (quasi totalmente) dell’incremento di stranieri. Sono solo 34mila gli italiani in più rispetto a 10 anni fa, il resto della cifra è fatta tutta dall’immigrazione per lo più nel Nord Italia. I primi risultati del 15esimo censimento Istat della popolazione italiana relativi a dati del 2011 sono stati resi noti ieri, e non mancano aspetti molto preoccupanti. In testa «l’aumento vertiginoso», come è definito dallo stesso rapporto Istat, del numero di famiglie che dichiarano di vivere in baracche, roulotte, tende o abitazioni simili. Nel 2011 sono 71.101, a fronte delle 23.336 del 2001. Il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, ha preferito non commentare il dato («bisogna approfondire, i risultati del censimento sono ancora parziali»), che comunque è stato ritenuto oggettivamente inquietante. Livia Turco, responsabile delle politiche sociali e immigrazioni del Pd, ha definito il numero «impressionante, che denota non solo un allargamento della forbice tra i livelli di benessere della popolazione, ma soprattutto evidenzia un drammatico scivolamento delle fasce più deboli verso uno stato di assoluta povertà. E’ necessario – ha concluso – elaborare strategie per rafforzare la lotta alla povertà e per varare politiche di inclusioni effettive ed efficaci». L’altro aspetto importante dei risultati del censimento è quello degli stranieri, triplicati rispetto al 2001. La popolazione italiana è complessivamente di 59.464.644 individui, dei quali 28.750.942 di sesso maschile e 30.713.702 femminile. 63,4 persone su mille sono straniere, e due su tre risiedono nell’Italia settentrionale, in particolare nel Nord-Ovest. Negli ultimi anni è comunque cresciuto molto anche il numero di stranieri dimoranti al Sud e nelle isole. Qualche dato anche sulle città. Roma è la più popolosa con 2.612.068 residenti. Il comune meno popoloso è Pedesina (Sondrio) con appena 30 residenti. Quello più densamente abitato è Portici (Napoli), una conferma, che conta 12.311 abitanti per chilometro quadrato. Roma il comune più esteso con 1.307,7 chilometri quadrati di superficie. Sono 1.571.611 le abitazioni in più rispetto al precedente censimento con un aumento del 5,8%. Entro il 31 dicembre saranno pubblicati altri dati da parte dell’Istat, come la popolazione per ciascun comune distinta per sesso, anno di nascita, cittadinanza italiana o straniera. Per tutti gli altri dati si dovrà attendere settembre del 2013. L’Istituto di rilevazione concluderà il lavoro entro maggio 2014. Si va quindi verso un «censimento continuo», che per Giovannini è però a forte rischio a causa del blocco delle assunzioni nel pubblico impiego che potrebbe mettere in crisi anche l’Istat. E ieri, durante la presentazione a Roma, una cinquantina di ricercatori precari ha messo in atto una protesta all’esterno dell’aula magna dell’Istituto dove si svolgeva la conferenza stampa. A rischio sarebbero persino i dati finali dell’attuale censimento. Giovannini ha potuto solo assicurare che il contratto biennale dei ricercatori sta per essere rinnovato e che il rapporto di lavoro si concluderà quindi a fine 2014. I lavoratori coinvolti sono circa quattrocento.

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