Continua a fare discutere la proposta degli autoconvocati sulla localizzazione dell’impianto di compostaggio a Casa del Lupo. Un punto controverso riguarda il vincolo archeologico sull’area a sud dell’edificio dimesso ex Forte. Il sindaco Del Ghingaro il 7 ottobre ha chiesto un parere preventivo alla Soprintendenza. «Alcuni cittadini hanno presentato una richiesta di localizzazione alternativa che individua l’area in un fabbricato industriale, posto a sud dell’autostrada Firenze Mare. L’edificio non è sufficiente come volumetria e superficie coperta per realizzare l’impianto e necessita ampliare l’edificio e l’area di pertinenza verso sud, interessando l’area sottoposta a vincolo archeologico. Siamo a richiedere un parere preventivo riguardo la fattibilità di edificazione con viabilità e piazzali».
Il 12 ottobre la risposta del dottor Giulio Ciampoltrini. «Allo stato attuale delle conoscenze non sussistono motivi per proporre una revisione del provvedimento di tutela archeologica del 1997, riconosciuto pienamente legittimo dal Tar su tutta l’area, per la sua valenza di testimone degli assetti del territorio in età romana espresso in più sedi scientifiche, e il rapporto con lo straordinario asse stradale etrusco. Pertanto è decisamente inopportuno qualsiasi progetto vada ad incidere su questo contesto».

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