«Nessun incontro tra il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro e i vertici del Pd». Lo sostiene il segretario del Partito democratico Valentina Cesaretti. Il segretario uscente (la cui bozza di programma per la ricandidatura non è stata per il momento accettata all’unanimità dalla segreteria del partito, nella riunione tenutasi lunedì sera) si dice pronta a confrontarsi in maniera aperta con tutte le posizioni che animano il Pd in vista del congresso che si terrà a Capannori il 18 settembre.
Ma sottolinea che la sua ricandidatura non necessita dell’avallo della segreteria.
«Il sindaco è una figura istituzionale che svolge un ruolo amministrativo nell’interesse di Capannori. Le questioni interne al partito saranno affrontate dagli organi di direzione e di indirizzo del Pd», dice Cesaretti. Eppure di un incontro si parla sempre più insistentemente, se non altro per cercare di ricucire uno strappo che sembra sempre più profondo tra coloro che rimangono fedeli alla linea di Del Ghingaro e coloro che, invece, hanno idee diverse.
«Da quanto si legge sui giornali pare che il congresso del 18 settembre verta sull’impianto di compostaggio – prosegue Cesaretti -. Occorre precisare che il congresso è invece un momento di riflessione che coinvolge gli iscritti di tutti i circoli (otto) e non soltanto le questioni al centro del dibattito di un unico circolo. Infine, tengo a sottolineare che la linea scelta dalla sottoscritta in vista del congresso è quella di un confronto aperto con tutte le posizioni che animano il Partito democratico. È esclusivamente per questo motivo che ho portato all’interno della segreteria la bozza programmatica, che non necessita di alcuna approvazione da parte della segreteria, come del resto la mia candidatura».
Rimane il fatto, però, che pur non necessitando dell’avallo della segreteria, su quella bozza il Pd si è spaccato per l’ennesima volta e non è da escludere che Cesaretti sarà l’unica in corsa per la poltrona di segretaria.

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