da “Il Tirreno”

L’ospedale San Luca sarà inaugurato sabato 18 gennaio. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Asl 2 Antonio D’Urso in occasione della visita al Campo di Marte del presidente della Regione Enrico Rossi e dell’assessore alla sanità Luigi Marroni. E l’entrata in funzione del presidio resta fissata per il 1° febbraio. Rossi e Marroni sono venuti a Lucca per prendere visione di come ci si è preparati e ci si prepara all’apertura del San Luca. In particolare hanno visitato l’area chirurgica e l’area medica, già organizzate per intensità di cura proprio per sperimentare sul campo le attività che saranno svolte nel monoblocco. E la medicina d’urgenza, funzione attività legata al pronto soccorso e avviata da pochi giorni. Rossi ha anche preso visione del nuovo sistema attraverso cui, sempre dal pronto soccorso, si organizzano i ricoveri.

«E’ come se ci si fosse allenati con i pesi – dice Rossi, nella conferenza stampa che ha concluso la mattinata -. L’Asl è riuscita a organizzare queste attività in una struttura che assolutamente non si presta, ma la scelta è stata lungimirante. Vedo entusiasmo e partecipazione da parte del personale, so che anche i cittadini sono stati invitati a visitare il nuovo ospedale e mi fa piacere. Per me si tratta della conclusione di un impegno importante, che mi ero preso anni fa e che mi aveva coinvolto molto». Prima di Rossi, è stato il dg Antonio D’Urso a spiegare brevemente come si muove l’Asl.

«Siamo impegnati su vari fronti – ha detto D’Urso -: il nuovo ospedale, la valorizzazione delle attività territoriali al Campo di Marte con 30 posti letto di cure intermedie (ma quando e dove si faranno? ndr); un polo diagnostico di primo livello sempre al Campo di Marte. Tutto questo tenendo presente che il San Luca avrà gli stessi posti letto, 410, dell’attuale ospedale e ospiterà un centro di chirurgia proctologica di area vasta».

A metà della visita di Rossi, c’è stato un fuori programma, propiziato dal presidente della conferenza dei sindaci Giorgio Del Ghingaro, che ha portato il governatore al bar gestito dalla coop San Luca. E i dipendenti (13) hanno spiegato a Rossi il loro timore per i posti di lavoro: c’è una ipotesi di riassorbimento ma con orario ridotto, 20 ore alla settimana. «Farò il possibile», ha detto Rossi, promettendo di discutere del caso con il dg D’Urso. Si sono poi toccati altri temi. A partire dall’ospedale della Valle.

«Siamo pronti a investire, ma ci devono essere meno divisioni», ha detto Rossi, aggiungendo che va trovato un punto di equilibrio e soprattutto serve serenità. Poi la viabilità, la nuova strada fra la terza rotonda e la via Romana. «I lavori partiranno a febbraio e si concluderanno entro l’anno» ha assicurato il sindaco Tambellini, spiegando che però la nuova strada non dovrà essere di scorrimento, cioè un’alternativa alla Romana, ma di servizio per l’ospedale. «E dopo l’apertura del monoblocco valuteremo la possibilità di realizzare un parcheggio scambiatore».

Quindi il personale. La sanità la fanno gli uomini e non certo le strutture. «Ci confronteremo con l’assessore Marroni – ha detto D’Urso – per capire cosa ci serve tra medici e infermieri. Siamo già intervenuti sul pronto soccorso, vorremmo farlo per anestesia, medicina interna, ortopedia e chirurgia, soprattutto alla luce delle 13 sale operatorie che avremo al San Luca». Poi i saluti e l’arrivederci all’inaugurazione del nuovo ospedale.

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