da “Il Tirreno”

LUCCA A due settimane dall’uscita di Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Capannori, con la proposta della società unica provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini si unisce al progetto. Seppure con una premessa: «Penso che sia opportuno in primo luogo avviare un percorso di conoscenza di tutte le aziende che operano nella provincia, al fine di valutare le forme di collaborazione che ognuna può offrire quanto a operatività industriale».

«La possibilità di concretizzare fattivamente l’idea di avere un gestore unico a livello provinciale – continua Tambellini – dovrebbe essere il punto di arrivo di un percorso condiviso di analisi e valutazione per stilare le priorità e gli intenti che i comuni perseguono. Le aziende che attualmente operano si differenziano in modo significativo nella composizione societaria; pertanto è bene valutare con attenzione l’ipotesi di aggregazione senza accelerare il passo». «Sono convinto – ripete – che dobbiamo restare aperti a qualsiasi ipotesi di integrazione operativa che possa prevedere una gestione dei rifiuti basata sulla massima collaborazione, volta a garantire, per esempio, raccolte differenziate e riciclo nell’ottica del rispetto ambientale e della riduzione al minimo degli scarti da trasferire in discarica o in altri impianti».

Tambellini si dice così «d’accordo col sindaco di Capannori per costituire al più presto un tavolo di lavoro, composto da amministratori locali, per una consultazione attenta e puntuale degli obiettivi che, in tema di raccolta dei rifiuti, dobbiamo raggiungere in primo luogo sul nostro territorio e che dobbiamo poi promuovere all’interno dell’Ato Costa. È comunque importante notare che l’Ato manca ad oggi di un piano interprovinciale aggiornato relativo alla gestione del ciclo dei rifiuti. La politica del nostro Comune si muove già nel senso della riduzione della quantità dei rifiuti prodotti; basta pensare alle ultime estensioni del porta a porta sul territorio comunale e l’istituzione dell’Osservatorio Rifiuti Zero».

Nell’ambito provinciale, Tambellini ritiene che «vi sono questioni molto importanti, che dovremmo portare nella discussione nelll’Ato. Nel nostro territorio non esistono solo rifiuti urbani ma anche rifiuti industriali – penso al pulper delle cartiere oggi indirizzato nel Nord Italia, con notevolissimo impatto ambientale in termini di trasporto e altissimi costi – che dovrebbero essere trattati localmente, sia per ridurre l’inquinamento generale sia per dare una risposta significativa alla competitività del nostro sistema produttivo. Anche questo è un tema che non può essere tralasciato e che dovrebbe entrare a far parte dei provvedimenti che intendiamo prendere all’interno del più ampio contesto dell’Ato. Così com’è da discutere il destino degli inceneritori dismessi di Falascaia e di Castelnuovo. Quindi prontissimi ad una valutazione delle nostre possibilità di integrazione con la consapevolezza, comunque, che le questioni sul tavolo sono assai complesse e meritano tutte le opportune valutazioni».

Ancora più pronto Del Ghingaro: già domani individuerà date e ordini del giorno per dare il via agli incontri e alla discussione.

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