Il Tirreno
Sarà pronto a metà settembre il sottopasso ciclo-pedonale che sorgerà a Tassignano, tra la stazione ferroviaria e il passaggio a livello che divide in due il paese. Avanti anche nella progettazione del sottopasso ferroviario per auto e camion contestato dai cittadini e al centro di un botta e risposta tra Comune ed RFI, Rete ferroviaria italiana. Intanto i lavori per il sottovia riservato a bici e pedoni procede a buon ritmo. La struttura si svilupperà per circa 115 metri di lunghezza e 4,10 metri di larghezza del corridoio, di cui 2,60 per la pista ciclabile e 1,50 per il camminamento riservato ai pedoni, mentre sarà alto circa 2,50 metri. Inoltre il sottopasso, dotato di due rampe, sarà tutto illuminato e con un impianto di sollevamento delle acque meteoriche per evitare il rischio di allagamenti. Il cantiere, secondo quanto riferito dall’ufficio tecnico della Varia Costruzioni, l’impresa lucchese a cui la Ferrovie hanno appaltato i lavori, dovrebbe quindi chiudersi tra un paio di mesi. Nella tipologia e nell’aspetto esteriore, per fare un esempio, il sottopasso pedonale in fase di ultimazione sarà simile a quello di San Concordio a Lucca. «L’opera sarà consegnata entro metà settembre e poi si procederà al collaudo in modo che sia percorribile da ottobre» dicono dalla Varia. Il sottopasso ciclopedonale di Tassignano rientra nell’accordo di programma tra gli enti. La prima fase degli interventi concentrati nella Piana ha interessato Porcari con la realizzazione, sempre da parte della Varia Costruzioni, dei sottopassi dei Casoni, del Toschino e quello pedonale alla stazione L’impresa lucchese, infatti, si è aggiudicata il maxi appalto indetto dalle Ferrovie per velocizzare la linea (con la chiusura dei passaggi a livello) e anche opere accessorie per arrivare al potenziamento della linea ferroviaria. Si farà anche il sottopasso carrabile in via dei Baccioni. La Varia ha ricevuto ordine da RFI di continuare nella fase di progettazione esecutiva tenendo conto delle caratteristiche idroeologiche del sottosuolo. Le Ferrovie infatti avevano avanzato l’idea di realizzare un sovrapasso anziché il sottopasso previsto dall’accordo di programma collegato nel più ampio progetto sullo scalo merci della Piana. Ma la decisione di modificare il piano di intervento ha scatenato le proteste dei residenti. L’amministrazione Del Ghingaro, in accordo con i cittadini, ha bocciato l’ipotesi del cavalcaferrovia e chiesto a RFI di rispettare gli accordi del 2007 e quindi realizzare il sottopasso ferroviario, poiché la nuova infrastruttura, eliminando il passaggio a livello di via del Casalino, è fondamentale per alleggerire dal traffico del centro abitato già “stressato” dalla presenza dell’autostrada e della zona industriale. Anche alcuni utenti della biblioteca comunale di Artemisia a Tassignano chiedono una soluzione per limitare il traffico in via del Casalino, strada che attraversa il paese da nord a sud, divisa da un passaggio a livello che si abbassa ed alza troppe volte al giorno, causando attesa e smog. Intanto il nuovo sottopasso consentirà a chi utilizza la bici di evitare il passaggio a livello. Quindi niente file e lunghe attese e di conseguenza minori disagi.