Il Tirreno
La richiesta di rinvio a giudizio del sindaco Del Ghingaro, del capo di gabinetto e di un funzionario per il caso degli sms minacciosi inviati da telefoni del Comune suscita un intervento dell’assessore all’ambiente Alessio Ciacci. «La lista in cui militò Carnini durante la campagna elettorale del 2004 si chiamava Patto per l’Alternativa – dice Ciacci – si presentò alle elezioni assieme a Rifondazione e raccolse molte persone, tra cui anche il sottoscritto, che si avvicinavano per la prima volta alla politica. Appena superata la fase elettorale cambiarono molte cose. Mentre Rifondazione partecipava attivamente alla bellissima esperienza di governo e di rinnovamento, con una politica ambientale innovativa e partecipata, alcune persone, tra cui lo stesso Carnini che avevano contribuito a fondare il Patto per l’Alternativa, trasformarono quell’esperienza in un circolo personalistico, gestito tra pochi. Che non faceva altro che lanciare malignità e malvagità verso l’operato della giunta che tanto bene stava amministrando Capannori e che non a caso è stata riconfermata nell’estate 2009. La politica non si fa con le denunce».