Quasi ultimati i lavori di realizzazione del nuovo asilo nido comunale. Una struttura che potrà ospitare da 28 a 30 bambini, che il comune di Capannori ha realizzato grazie a un investimento di circa 340mila euro, di cui 169mila provenienti da un finanziamento della Regione Toscana. Aprirà a settembre, con l’avvio dell’anno scolastico 2010/2011.
Si tratta di un’opera strategia per Capannori, che va a integrarsi con le realtà già presenti e che sorge in una frazione centrale del territorio, laddove è più alta la domanda di strutture educative per la fascia di età da 0 a 3 anni.
Gli indirizzi per l’avvio e per la gestione del nuovo nido d’infanzia, contenuti all’interno di una delibera, sono stati approvati dal consiglio comunale con i voti favorevoli dei presenti, ad eccezione del consigliere Gianfranco Rosi (Capannori Insieme), che si è astenuto.
«Un’opera molto importante – dice l’assessore all’edilizia scolastica, Leana Quilici – con la quale l’amministrazione comunale rafforza la rete dei servizi per la prima infanzia. Sono sempre più le famiglie che chiedono un posto al nido per i loro figli. Un’esigenza, questa, che nasce da vari motivi, tra cui quello di conciliare i tempi lavorativi con questi domestici. Il nido di Toringo rappresenta solo il primo dei servizi dedicati ai più piccoli su cui abbiamo deciso di puntare. Tra questi ci sono il nuovo nido di Lammari, per il quale siamo in attesa dei finanziamenti della Regione Toscana».
Il nuovo asilo nido comunale di Toringo sorge in via di Carraia in un edificio di proprietà del comune di Capannori un tempo sede della direzione didattica 3.
Molti gli interventi effettuati per riconvertire e adeguare la struttura.
Tra i principali ci sono il rifacimento del tetto, dove si è steso un nuovo isolante termico, e l’installazione di nuovi infissi anti-sfondamento e migliorativi dell’isolamento termico.
Sono stati anche realizzati due nuovi locali: uno per lo sporzionamento dei pasti e una stanza per il riposo dei bambini. Nuovo è anche l’impianto idrosanitario, così come la caldaia.
La gestione della struttura sarà affidata, tramite un bando pubblico, a un soggetto esterno all’ente.
Il Comune continuerà a garantire gli standard educativi di qualità ed efficienza e il rispetto di tutte le norme svolgendo un ruolo di coordinamento e di raccordo con le altre strutture per la prima infanzia.
Rimarranno di esclusiva competenza dell’amministrazione comunale la manutenzione straordinaria dell’edificio, la gestione delle domande di iscrizione e la definizione delle rette con eventuale previsione di riduzioni in base all’Isee.

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