Il Tirreno

La variante urbanistica tutela anche le zone umide e i boschi

CAPANNORI. Uno dei principi ai quali si ispira la variante generale al regolamento urbanistico è lo sviluppo compatibile del territorio, accanto alla tutela delle imprese, dei cittadini e dei siti turistici per attrarre sempre più visitatori a Capannori, considerando proprio il turismo uno dei più importanti volani di sviluppo in un momento di difficoltà economica.
 La tutela dei beni di valore storico, paesaggistico e ambientale rappresenta quindi, secondo gli indirizzi stabiliti dall’amministrazione comunale, uno dei principali obiettivi della variante generale al regolamento urbanistico appena approvata.
 I valori storici e paesaggistici del territorio comunale in coerenza con i contenuti della pianificazione regionale e provinciale assumono così un ruolo centrale nella pianificazione comunale al fine di preservare le bellezze storico-architettoniche del territorio.
 Relativamente ai beni storici, la variante attua infatti una particolare tutela con l’introduzione di una “fascia di rispetto” di 100 metri attorno ai beni storici definiti come ville storiche e chiese che sul territorio capannorese sono molto numerosi.
 La fascia di rispetto cosiddetta di “immediata prossimità” tutela quindi non solo il bene storico in sé, ma anche il suo intorno.
 Per quanto riguarda le aree di pertinenza delle ville storiche, aree strettamente correlate alle ville, secondo le norme di attuazione della variante, in cui è possibile identificare il “sistema villa-podere” sono ammesse tutte le attività agricole da realizzarsi a cielo aperto ovvero agricoltura biologica e integrata vigneti e oliveti frutteti e orti, ma non è permessa la realizzazione di serre a carattere permanente o pluriennale. Giardini e parchi di rilevante interesse storico, inoltre, devono essere recuperati con materiali e secondo le caratteristiche originarie e comunque storicizzate.
 La fascia di rispetto sale a 250 metri per ogni lato dell’Acquedotto del Nottolini, un acquedotto storico che costituisce un evidente elemento territoriale che caratterizza la Piana lucchese.
 Accanto ai beni storici c’è poi la tutela dei beni paesaggistici e di quelli ambientali.
 Per questi ultimi si intendono, in particolare, le aree umide, le aree boscate e quelle caratterizzate dalla presenza di vegetazioni particolari, la cui perimetrazione derivata nell’Inventario forestale toscano, è stata aggiornata con l’ausilio delle immagini satellitari.
 Nella tavola di individuazione dei beni ambientali vengono anche individuati l’Anpil del Bottaccio della Visona e i siti di interesse regionale del Monte Pisano e dell’ex alveo del Lago di Bientina, con l’indicazione degli elementi di criticità e delle principali misure di conservazione da adottare.
CAPANNORI. Uno dei principi ai quali si ispira la variante generale al regolamento urbanistico è lo sviluppo compatibile del territorio, accanto alla tutela delle imprese, dei cittadini e dei siti turistici per attrarre sempre più visitatori a Capannori, considerando proprio il turismo uno dei più importanti volani di sviluppo in un momento di difficoltà economica.
 La tutela dei beni di valore storico, paesaggistico e ambientale rappresenta quindi, secondo gli indirizzi stabiliti dall’amministrazione comunale, uno dei principali obiettivi della variante generale al regolamento urbanistico appena approvata.
 I valori storici e paesaggistici del territorio comunale in coerenza con i contenuti della pianificazione regionale e provinciale assumono così un ruolo centrale nella pianificazione comunale al fine di preservare le bellezze storico-architettoniche del territorio.
 Relativamente ai beni storici, la variante attua infatti una particolare tutela con l’introduzione di una “fascia di rispetto” di 100 metri attorno ai beni storici definiti come ville storiche e chiese che sul territorio capannorese sono molto numerosi.
 La fascia di rispetto cosiddetta di “immediata prossimità” tutela quindi non solo il bene storico in sé, ma anche il suo intorno.
 Per quanto riguarda le aree di pertinenza delle ville storiche, aree strettamente correlate alle ville, secondo le norme di attuazione della variante, in cui è possibile identificare il “sistema villa-podere” sono ammesse tutte le attività agricole da realizzarsi a cielo aperto ovvero agricoltura biologica e integrata vigneti e oliveti frutteti e orti, ma non è permessa la realizzazione di serre a carattere permanente o pluriennale. Giardini e parchi di rilevante interesse storico, inoltre, devono essere recuperati con materiali e secondo le caratteristiche originarie e comunque storicizzate.
 La fascia di rispetto sale a 250 metri per ogni lato dell’Acquedotto del Nottolini, un acquedotto storico che costituisce un evidente elemento territoriale che caratterizza la Piana lucchese.
 Accanto ai beni storici c’è poi la tutela dei beni paesaggistici e di quelli ambientali.
 Per questi ultimi si intendono, in particolare, le aree umide, le aree boscate e quelle caratterizzate dalla presenza di vegetazioni particolari, la cui perimetrazione derivata nell’Inventario forestale toscano, è stata aggiornata con l’ausilio delle immagini satellitari.
 Nella tavola di individuazione dei beni ambientali vengono anche individuati l’Anpil del Bottaccio della Visona e i siti di interesse regionale del Monte Pisano e dell’ex alveo del Lago di Bientina, con l’indicazione degli elementi di criticità e delle principali misure di conservazione da adottare.

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