La Nazione
UNA SFIDA appassionante per scegliere il sindaco del prossimo quinquennio. E’ quella che si prospetta a Capannori, comune di ben 45mila abitanti, dove il sindaco uscente Giorgio Del Ghingaro (Pd) tenterà di rivincere per fare un secondo mandato. «Incoronato» senza le primarie e sostenuto dalla coalizione al gran completo (compresi Di Pietro e Rifondazione Comunista) l’attuale primo cittadino dovrà vedersela con Lorenzo Matteucci, direttore dell’«Ascit», l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. L’ingegnere, ormai è praticamente ufficiale, sarà sostenuto dal PdL, da «Capannori Insieme» (una lista civica di ispirazione centrista che è molto forte e radicata sul territorio) e dalla Lega. Potrebbe essere il ministro Altero Matteoli, in questo fine settimana, a dare l’annuncio nel corso di una sua visita a Lucca. Comunque il gruppo di Matteucci è già al lavoro, e un paio di riunioni si sono già tenute per studiare le strategie e far partire la corsa. Dopo la dilagante vittoria in Sardegna c’è un grande entusiasmo nel Popolo delle Libertà: si spera infatti che ci possa essere un effetto domino anche nella Piana, considerando che le elezioni amministrative coincideranno con quelle Europee e che quindi il voto dovrebbe essere molto politicizzato. Ma ci sono tuttavia due spine nel fianco: l’Udc che al primo turno andrà da sola sostenendo la necessità di affidarsi a un politico (con Gaetano Ceccarelli candidato sindaco) e un sondaggio commissionato proprio dal PdL in queste settimane, secondo il quale Del Ghingaro avrebbe chances di vittoria anche al primo turno. Ma un freno potrebbe arrivare proprio dalle vicende nazionali che si stanno consumando in queste ore: le dimissioni di Walter Veltroni dalla segreteria del Partito Democratico rischiano di provocare seri contraccolpi dei consensi anche qui come nel resto delle province italiane. Insomma, nessuna certezza all’orizzonte anche perché all’appuntamento con le urne (previsto il 7 e l’8 giugno) mancano quattro mesi. E di cose ne potranno accadere. Certo il sindaco uscente potrà contare in queste settimane su una grande visibilità legata ad una serie di inaugurazioni che concludono alcuni dei progetti portati avanti dalla sua giunta. Ma al tempo stesso il centrodestra è convinto di poter rimontare e sorpassare, confidando in un colpo a sorpresa: un comizio di Silvio Berlusconi a Capannori nella tarda primavera, nell’ambito di un tour elettorale che vedrà il premier impegnato probabilmente anche a Firenze. Il Cavaliere del resto ha già dimostrato nel recente passato di tenere molto alla nostra provincia: per sostenere il sindaco Mauro Favilla è venuto per ben tre volte nel giro di due mesi, e cioè al primo turno, per il ballottaggio e infine per festeggiare la vittoria. E che faccia la differenza è ormai cosa nota. La Sardegna insegna…
Cristiano Consorti