Il Tirreno

LUCCA. Il Comune di Capannori si fa carico del problema dei circa 200 precari della scuola rimasti senza lavoro in prpvincia.
 Giovedì primo ottobre sarà infatti la data di avvio di un percorso di ascolto delle esigenze degli insegnanti precari e degli ausiliari intanto residenti a Capannori da parte del Comune: per le 12, nella sala riunioni di piazza Aldo Moro, è convocato il tavolo dove amministrazione comunale, insegnanti precari, e personale Ata precario si confronteranno sugli aspetti più penalizzanti dalla legge Gelmini.
 «Avevo già annunciato la volontà di stare vicino a tutti i precari legati alla scuola – dice il sindaco, Giorgio Del Ghingaro -. Adesso abbiamo fissato una data in cui avviare una procedura di confronto, per capire quanto il fenomeno della precarietà prodotto dalla Gelmini abbia inciso sul nostro territorio e discutere con i soggetti interessati su come affrontare l’emergenza.
 «Come amministrazione, abbiamo già in programma l’approvazione di un regolamento che prevede prestiti per i disoccupati, i precari, e le persone in cassa integrazione di Capannori».
 Del Ghingaro non nasconde preoccupazione per le 200 persone fra insegnanti, ausiliari, tecnici e amministrativi che nella provincia sono rimasti senza lavoro, e dichiara che non se la sente di restare a guardare, mentre madri e padri di famiglia non sanno più come arrivare alla fine del mese.
 «È nella scuola che i giovani formano il loro sguardo sul mondo, incontrano il valore delle differenze, si nutrono di sapere e conoscenza – prosegue il sindaco -. Consapevole della sua importanza, il comune di Capannori ha realizzato numerose iniziative per valorizzare il lavoro degli insegnati e degli alunni, come il “Settembre pedagogico”, che propone riflessioni sui temi di maggior rilievo del mondo scolastico, e la “Vetrina scolastica”, che permette un’ampia offerta formativa per i nostri scolari.
 «Proprio perché riteniamo fondamentale il ruolo della scuola, vogliamo conoscere il nuovo contesto prodotto dalla legge Gelmini».
 Del Ghingaro, quindi, invita gli insegnanti e il personale Ata precari a sedersi a un tavolo con il Comune per analizzare assieme la situazione e per farsi loro portavoce a un eventuale tavolo provinciale.
 «Vogliamo ascoltare queste persone – conclude Del Ghingaro -. Assieme ai soggetti interessati occorre fare un’analisi puntuale della situazione scolastica.
 «Se la Provincia vorrà aprire un tavolo sulla questione, aderirò con piacere».
 

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