Da “Il Tirreno”

di Barbara Antoni w

LUCCA Incontro con i sindaci dei Comuni della provincia il 13 gennaio, incontro (domani) con i sindaci dell’Ato Toscana Costa. Il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro procede sulla strada intrapresa, il suo progetto di creare una società unica sul territorio provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti, a dispetto del disegno dell’Ato di dare vita, in base a un progetto regionale, a un soggetto unico (Reti Ambiente spa) a partecipazione pubblico privata. Il primo impegno è domani, una riunione a cui sono invitati i 105 sindaci degli altrettanti Comuni dell’Ato Toscana Costa. Del Ghingaro vi parteciperà dopo aver inviato a tutti gli addetti ai lavori (lettera datata 14 novembre) una premessa di due cartelle e mezzo in cui spiega i motivi che lo inducono a non condividere il piano finalizzato alla nascita di Reti Ambiente.

Il fatto, ad esempio, che «non c’è ancora un piano interprovinciale condiviso, dopo tante versioni e modifiche ancora non si è trovato un accordo per discuterlo nei consigli provinciali», scrive nella lettera ai sindaci dell’Ato, o che «nel frattempo abbiamo compiuto profondi cambiamenti, e le buone pratiche attivate in numerosi Comuni toscani dimostrano che un altro sistema di gestione dei rifiuti, moderno e innovativo, è possibile e realizzabile».

La proposta che Del Ghingaro porterà all’assemblea sarà piuttosto di «disincentivare l’utilizzo degli inceneritori – spiega a voce -, di valorizzare le operazioni di riciclaggio delle materie prime, la duplicazione e moltiplicazione di esperienze virtuose che abbiamo in Toscana. Ritengo che il piano regionale sia nato vecchio, che il piano interprovinciale rischi di essere anacronistico. Ho esternato le mie convinzioni per annunciare il mio voto contrario all’assemblea dell’Ato. A meno che non intervengano cambiamenti sulla proposta: in quel caso sarà disposto a discutere». In particolare, pesa, secondo Del Ghingaro, che il piano regionale «non prenda in considerazione una strategia finalizzata all’obiettivo “rifiuti zero”.

Quello della Regione è un piano fatto per i gestori delle attuali discariche. Non possiamo accettarlo». Anche perché per la maggior parte il territorio provinciale lucchese si mostra virtuoso nel campo dei rifiuti. Capannori ad esempio può registrare ad oggi l’80% raggiunto nella raccolta differenziata ma soprattutto «il 35% della riduzione complessiva del rifiuto – sottolinea Del Ghingaro -. Meno rifiuti prodotti, meno spese di smaltimento: l’aspetto economico è determinante per sostenere progetti del genere».

Di queste strategie, che dovrebbero essere alla base della società unica su scala provinciale per la gestione del ciclo dei rifiuti, Del Ghingaro parlerà nel corso dell’incontro a cui ha invitato (a Capannori, il 13 gennaio 2014 alle 11, inviti già spediti) i sindaci dei Comuni del territorio provinciale e tutti i presidenti delle società che per conto dei Comuni sono incaricate di gestire il ciclo dei rifiuti.

E con le amministrazioni comunali maggiori della provincia già concordi con Del Ghingaro (hanno approvato la sua proposta il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, quelli di Viareggio Leonardo Betti e di Camaiore Alessandro Del Dotto) i numeri potrebbero esserci tutti per proseguire nel solco della proposta del sindaco di Capannori di «creare un patto politico forte,» come ha detto a suo tempo, per costituire una società che possa perseguire in parallelo più obiettivi: l’azzeramento dei rifiuti da una parte e il contenimento delle tariffe dall’altra.

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