Il Tirreno

LUCCA. La promessa c’è (e non è la prima volta). Le carte, pure. Ora si devono trovare i soldi: 200 milioni per la grande viabilità che dovrebbe drenare il traffico pesante dalla circonvallazione e migliorare il collegamento fra i caselli autostradali e la statale del Brennero, in base a nuovi tracciati che mettono una pietra tombale sul lotto “zero” della Lucca-Modena.
 Il protocollo d’intesa siglato in prefettura fra ministero delle Infrastrutture, Regione, Provincia, Comune di Lucca, Comune di Capannori e Anas cancella, di fatto, il passaggio della grande viabilità dall’Oltreserchio (con annesse gallerie nelle colline) che, se realizzata oggi, costerebbe 750 milioni di euro (invece dei 482 milioni ipotizzati nel 2005). Per il tracciato degli assi nord-sud (Ponte a Moriano-casello del Frizzone) ed est-ovest (casello del Frizzone-casello di San Donato), dunque, si ricomincia da capo. Ma il ministro Altero Matteoli e il presidente di Anas, Pietro Ciucci, assicurano che a primavera del 2012 (in coincidenza con le elezioni comunali) il progetto preliminare sarà pronto e spedito al Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, per l’approvazione e il finanziamento, in base alle procedure della Legge obiettivo. Nessuna data precisa, però, viene indicata per lo stanziamento effettivo dei 200 milioni. Nel protocollo d’intesa il ministero si impegna a intervenire sul ministero delle Finanze per reperire i fondi in vista dell’attivazione dell’iter della “Legge obiettivo”. In sostanza, questo significa che difficilmente prima dell’autunno 2012 (a elezioni avvenute) si capirà se i soldi per la tangenziale di Lucca ci sono davvero.
 Matteoli, comunque, sostiene che con la normativa attuale non è necessario che «ci siano i soldi in cassaforte» per avviare questo progetto, perché i fondi si trovano cammin facendo. Magari anche ricorrendo alla fantasia, visto la crisi economica che dal 2008 affligge tutti i paesi. Agli enti locali, però, non passa inosservata la vaghezza su come, dove e quando reperire i 200 milioni. Tanto che, uno dopo l’altro – Enrico Rossi, presidente della Regione, Stefano Baccelli, presidente della Provincia, Mauro Favilla, sindaco di Lucca e Giorgio Del Ghingaro, sindaco di Capannori – pongono l’accento proprio sulla necessità che il ministro prenda un impegno preciso sulle risorse. Il più esplicito, forse, è proprio Del Ghingaro: «Dopo tre o quattro anni che firmiamo protocolli, ora aspetto che il ministro Matteoli venga a Lucca con l’assegno per i lavori».
 LE RISORSE  Matteoli assicura gli enti locali che il ministero delle Infrastrutture ha «tenuto l’Anas sotto pressione» perché predisponesse in fretta tutti gli atti da inviare al Cipe. E Rossi ribadisce la necessità di andare al Cipe entro il 2012 per reperire i fondi. Sullo stesso tasto batte anche la Provincia: «Ora dobbiamo reperire le risorse economiche per dare gambe al protocollo d’intesa appena siglato». Identica preoccupazione anche da parte dei sindaci di Lucca e Capannori. «Questo – esordisce Mauro Favilla – è un intervento modesto per il bilancio dello Stato, ma sarebbe impossibile da realizzare con i bilanci degli enti locali». Quindi, insiste Favilla, è necessario non lasciarsi scappare l’occasione, come, invece, è successo venti anni fa (nel 1992) «quando era già stato approvato un progetto da 200 miliardi di lire, di cui 100 miliardi finanziati dalla Salt. Poi, però, il progetto è stato cancellato e sono stati demoliti i pilastri già realizzati per la nuova viabilità».
IL TRACCIATO  Il ministro delle Infrastrutture ammette che la questione degli assi viari arriva da molto lontano e che oggi «la situazione è sempre più insopportabile, sia per Lucca (e la circonvallazione) che per Capannori (e i collegamenti con i caselli autostradali).
 «Con il presidente della Regione abbiamo molti motivi per litigare politicamente, ma sulla questione degli assi viari stiamo dialogando. Il protocollo d’intesa, appena firmato, rappresenta l’avvio dei motori». In effetti – conferma il governatore Rossi, alla sua prima firma di un protocollo per la tangenziale di Lucca – «abbiamo riscontrato grande disponibilità, apertura da parte del ministero delle Infrastrutture nell’individuare le priorità della grande viabilità. È il momento di colmare i ritardi infrastrutturali in modo da consentire un migliore sviluppo della regione. L’impegno ministeriale per questa tangenziale mi pare forte, serio. Bisogna, comunque, fare il passo secondo la gamba, in modo da portare a termine l’impegno assunto, per il quale c’è analoga percezione di priorità fra Regione e ministero».
 La necessità di mantenere gli impegni è avvertita anche dalla Provincia che ricorda, tramite Baccelli, come «la soluzione dei problemi della grande viabilità sia stato uno degli obiettivi prioritari sin dall’insediamento della nostra amministrazione, nel 2006». Un impegno ribadito con il protocollo d’intesa del marzo 2008 e di nuovo assunto con questo protocollo d’intesa che deve confermare come sia «stato infranto il mito su dove finalmente far passare la grande viabilità, con un tracciato condiviso».

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