Il Tirreno

Non può rimanere indifferente l’assessore all’ambiente, Alessio Ciacci, davanti alle dichiarazioni “protezionistiche” nei confronti del Serchio da parte del vice sindaco di Lucca, Giovanni Pierami. Secondo Ciacci l’acqua del fiume è un bene che appartiene a tutti i cittadini e le decisioni che la riguardano non possono essere prese da una sola amministrazione comunale.
«L’acqua è un bene comune fondamentale locali – afferma Ciacci -. Quella del Serchio è una risorsa che appartiene a tutti. È impensabile che Lucca pensi che spetti solo a lei il compito di decidere della gestione di questo bene. Un comportamento, questo, che sta perdurando da troppo tempo e che va contro gli interessi dei cittadini. È, dunque, necessario accantonare le visioni campanilistiche e ragionare in termini di intera Piana. Le dichiarazioni di Pierami evidenziano, inoltre, come il comune di Lucca non tenga conto delle indicazioni dell’Autorità di bacino del fiume Serchio, l’ente che si occupa proprio della tutela del fiume – ricorda l’assessore -. La portata media del Serchio è di circa 4600 litri di acqua al secondo. Prelevarne 500 litri al secondo per destinarli alla Piana per contrastare la subsidenza, come previsto dagli accordi, non mette in crisi il fiume. Il flusso minimo vitale del Serchio, circa 650 metri cubi d’acqua, può essere garantito anche nei mesi estivi con l’utilizzo dei bacini esistenti lungo il corso del fiume».

Pin It on Pinterest

Share This