Il Tirreno

CAPANNORI. La Wepa rivedrà il piano di riorganizzazione. Restano in Lucchesia alcune linee produttive, diminuisce il numero degli esuberi. Queste le novità principali emerse dall’incontro tenutosi ieri in Provincia tra l’azienda e gli assessori Francesco Bambini e Mario Regoli. Intanto, prosegue la trattativa tra proprietà e sindacati, che torneranno ad incontrarsi il 20 ottobre.
 Tre delle quattro linee di produzione che Wepa intendeva trasferire dovrebbero invece rimanere negli stabilimenti di Salanetti e l’azienda ha manifestato la volontà di tornare ad investire nel sito capannorese. Il tutto si dovrebbe tradurre in un taglio degli esuberi, che inizialmente avevano interessato 120 tra operai e impiegati.
 Ieri, durante la riunione convocata a Palazzo Ducale dagli assessori provinciali allo sviluppo economico, Francesco Bambini, e alle politiche del lavoro, Mario Regoli, l’azienda ha informato gli amministratori della propria intenzione di rimettere mano al piano di riorganizzazione, rivedendone alcuni punti fondamentali guardanti principalmente gli assetti produttivi degli stabilimenti e il piano degli investimenti.
 «Gli esuberi si ridurranno, ma non sappiamo ancora di quanto – conferma l’assessore Bambini -. Wepa ha accolto le nostre sollecitazioni e quelle dei sindacati. Importantissima anche la promessa di nuovi investimenti, che testimonia il fatto che Wepa è interessata a valorizzare i siti della Piana». Wepa si impegnerebbe a mantenere alcune linee produttive dei piegati, puntando a specializzare i siti produttivi della Piana in quel settore della lavorazione. «Si tratta di una scelta importante per il territorio – commentano gli assessori Bambini e Regoli – in quanto rappresenta una produzione di qualità nell’ambito di quelle realizzate dal gruppo».
 Inoltre, nella nuova riorganizzazione verrebbe inserito un ulteriore piano di investimenti nel breve periodo che riguarderà gli stabilimenti situati nel territorio provinciale.
 «Riteniamo che queste modifiche – commentano Bambini e Regoli – possano assicurare una prospettiva e un assetto duraturo alle unità produttive collocate nel nostro territorio. Al tempo stesso, dovrebbero consentire di riassorbire parte degli esuberi a suo tempo annunciati».
 Le organizzazioni sindacali hanno chiesto all’azienda di utilizzare gli strumenti correnti per gestire nel modo meno traumatico possibile gli esuberi che rimarranno.
 Nei prossimi giorni la Provincia convocherà le amministrazioni comunali interessate e le organizzazioni sindacali per seguire gli sviluppi della vicenda.
 Oggi è previsto l’incontro tra i sindacati e il coordinamento delle Rsu, mentre il 18 ottobre si terrà l’assemblea dei lavoratori. Infine, il 20, le organizzazioni sindacali incontreranno l’azienda. Solo allora sarà possibile sapere quanti saranno gli esuberi e quanti lavoratori rimarranno invece in Lucchesia.

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