La teoria della sostituzione delle motivazioni sostiene che l’introduzione di un incentivo monetario diminuisce la disponibilità della gente a comportarsi nel modo che si vorrebbe incentivare.
Mi spiego meglio. Nel caso delle multe ad esempio, la motivazione del denaro mina la motivazione del senso civico. Non si affianca ad essa, la sostituisce. Produce un cambiamento della percezione sul perché facciamo qualcosa. Non parcheggio la macchina in divieto non perché procuro un danno alla Comunità ma perché rischio di dover pagare una sanzione.
Siamo tutti d’accordo che fare una cosa per soldi è diverso che farla per senso di responsabilità: così a poco a poco non riconosciamo più quali sono i valori veri, primari, quelli che ci fanno stare meglio, i bisogni essenziali che dobbiamo soddisfare per essere felici.
In questi giorni al sindaco si chiedono più multe per chi abbandona la spazzatura ma anche per chi conferisce in maniera sbagliata i rifiuti. Si vogliono più vigili in strada ad aprire sacchetti, a controllare i cestini.
Lo chiede chi ha fallito: il degrado è sotto gli occhi di tutti. Lo chiede chi ha sottovalutato la portata di un’idea.
Lo chiede chi non ha voluto capire, per troppa presunzione, che la Strategia Rifiuti Zero è una vera e propria rivoluzione culturale: perché riesca serve l’aiuto di tutta la città. Tanti individui che come fossero uno solo, si uniscono per raggiungere un obiettivo.
Questa è la strada da percorrere: non servono più multe, i controlli si faranno certo. Ma non possono essere le multe la motivazione!
Serve capire di cosa abbiamo veramente bisogno. Serve l’amore per Viareggio, perché la città sia più bella e più pulita.
Qui sta il vero cambiamento: la ricerca della bellezza, la volontà di costruirla, un pezzo alla volta. Tutti insieme, per essere più felici.