Il Tirreno
Come si arriverà all’ospedale San Luca? Un rebus che appare difficile da risolvere anche per la nuova amministrazione comunale guidata da Alessandro Tambellini. Il sindaco risponde alle domande dei cronisti del Tirreno spiegando che «la nuova amministrazione è impegnata a migliorare la viabilità per l’ospedale e a creare nuovi parcheggi, in una zona a est del monoblocco, attraverso espropri di terreni e non solo. E che ci sarà massima attenzione anche per il trasporto pubblico urbano, che diventa fondamentale. I buoni propositi rischiano però di scontrarsi con la realtà di un territorio congestionato, con la mancata realizzazione della grande viabilità, con cui avrebbe dovuto raccordarsi la nuova strada che serve l’ospedale. E che rappresenta al momento l’unico accesso verso il San Luca. L’ultima rotonda realizzata si perde infatti in un boschetto, non c’è al momento nessun collegamento con la via di Tiglio, che aprirebbe uno spiraglio, nè alcuna certezza che possa essere realizzato il tracciato che prevedeva uno sbocco sulla via Romana. Quello che servirebbe ai cittadini che dalla Piana devono recarsi all’ospedale e che allo stato attuale delle cose dovrebbero raggiungere via Piaggia e immettersi sulla nuova strada realizzata all’altezza del Centro operativo delle Poste. Che cosa possa accadere in questa zona dal 1° febbraio 2014, data fissata per l’apertura del San Luca, è difficile immaginarlo. Il tema della viabilità sta particolarmente a cuore al sindaco di Capannori e presidente della conferenza dei sindaci dell’Asl 2, Giorgio Del Ghingaro. Che più volte in passato aveva lanciato appelli all’amministrazione Favilla per uscire dall’immobilismo. «L’accordo di programma del 2005 – dice Del Ghingaro – prevedeva come si finanziavano le opere. Oggi bisogna dare corso ai lavori, la priorità è la viabilità. Sul tetto del nuovo ospedale il direttore generale dell’Asl 2 Antonio D’Urso osserva preoccupato la zona circostante. Dove arriva l’occhio non si vedono possibilità di collegamenti fra la terza rotonda e la via di Tiglio, per trovare un corridoio utile bisogna spostarsi verso S. Margherita o tornare indietro verso San Filippo. L’altro tracciato, quello che collegherebbe la rotonda con la via Romana, lungo circa 1,5 chilometri, potrebbe essere possibile ma per realizzarlo in tempi certi serve una grande volontà da parte dell’Amministrazione. «Bisogna tenere presente – dice il sindaco Tambellini – che fino ad agosto dello scorso anno non esisteva nemmeno la concessione per il nuovo ospedale, si era in uno status incompleto dal punto di vista normativo». Appare urgente un incontro, fra Comune e Asl, con i rispettivi tecnici e con le carte urbanistiche aggiornate, per verificare la fattibilità di queste opere, indispensabili per garantire l’accessibilità al San Luca. Altrimenti in tutta la zona si rischia veramente il collasso, con tutte le conseguenze che questa situazione potrebbe avere sulle corse delle ambulanze verso il nuovo pronto soccorso.