Lo stadio di Marlia sarà il primo impianto sportivo di Capannori a essere dotato di una tribuna coperta. La giunta Del Ghingaro ha infatti deciso di installare la copertura dell’attuale struttura nell’ambito di un intervento di riqualificazione dello stadio. Sono previste anche altre opere migliorative, tra cui la realizzazione di nuovi servizi igienici per uomini, donne e portatori di handicap. I lavori, che partiranno in tarda primavera, al termine della stagione in corso del campionato di calcio, costeranno 100 mila euro. «L’amministrazione comunale vuole valorizzare tutti gli impianti sportivi del territorio, che hanno una grande funzione, oltre che sportiva, aggregativa, sociale ed educativa – afferma il vice sindaco, Luca Menesini -. Ai numerosi interventi già compiuti negli anni passati si aggiunge questo, ma anche l’attenzione che siamo mettendo su tutte le aree, in modo da portare un rinnovamento generale e migliorie che saranno fruibili da tutti». «A Capannori lo sport è per tutti. E’ in quest’ottica che va letto l’intervento in programma a Marlia, che faciliterà l’afflusso degli spettatori nei periodi più freddi dell’anno, riparandoli dalle intemperie, in particolar modo dalla pioggia – afferma l’assessore allo sport, Pierangelo Paoli -. Grazie a questo intervento, lo stadio di Marlia diventerà quello con le migliori attrezzature del territorio e quindi potrà ospitare anche manifestazioni sportive di grande rilevanza. In accordo con la società, apriremo il cantiere al termine del campionato, in modo da minimizzare i disagi». La copertura prevista è in metallo e sarà installata utilizzando le predisposizioni realizzate nel 2009 in fase di costruzione della tribuna in cemento armato, che dispone di 200 posti a sedere, tutti numerati e di due scale di accesso. Nel frattempo l’amministrazione comunale sta portando avanti la progettazione per la riqualificazione del campo sportivo di Lammari. In questo caso è previsto il posizionamento di tribune amovibili in acciaio, che possono essere temporaneamente trasportate in altri impianti a seconda delle esigenze. Si pensa anche alla costruzione di nuovi servizi igienici, anche in questo caso separati per donna, uomo e portatori di handicap.

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