1) LE POLITICHE AMBIENTALI

LA TUTELA DELL’AMBIENTE E I RIFIUTI

In questi anni abbiamo fatto molte cose per migliorare la qualità della vita dei cittadini di
Capannori e tutelare l’ambiente e le sue risorse. L ’esperienza della raccolta dei rifiuti “porta a porta”
che ad oggi interessa 34 frazioni, 42.900 abitanti e 2.400 utenze non domestiche, ci ha permesso di
ottenere risultati eccezionali: Capannori è oggi il primo comune della Toscana per
percentuale di differenziazione dei rifiuti ed è il primo comune italiano ad aver aderito alla
strategia “Rifiuti zero” entro il 2020. Questo nuovo approccio, oltre a permettere una riduzione
complessiva del rifiuto, dato fondamentale che consente all’azienda Ascit e di conseguenza ai
cittadini un notevole risparmio in termine di costi, ha già iniziato a modificare i comportamenti e gli
stili di vita.
L’obiettivo dei prossimi anni sarà quello di contribuire ad affermare una nuova cultura
fondata sul consumo critico e la partecipazione responsabile dei cittadini. Tutto questo,
stimolato dall’obiettivo Rifiuti Zero, sarà possibile attraverso una politica in grado di rimettere in
discussione comportamenti sociali e individuali consolidati e di riconvertire un modello di sviluppo
oggi in crisi con un modello sostenibile.
La strategia “Rifiuti Zero” passa inoltre attraverso una serie di progetti finalizzati alla
riduzione “a monte” dei rifiuti: la Via dell’Acqua, il distributore del Latte alla Spina, l’eliminazione
nelle mense scolastiche delle acque minerali, i detersivi alla spina (ad oggi 13 punti vendita sul
territorio comunale), le Ecosagre, i Pannolini e gli assorbenti Ecologici, il Mercatino di scambio e
riuso, l’eliminazione della plastica da tutte le mense.
Per chiudere il ciclo dei rifiuti, è necessario realizzare a Capannori l’impianto di
compostaggio. Questa sarà una delle priorità che l’amministrazione si impegna a realizzare
attraverso un percorso condiviso e partecipato. Altro obiettivo sarà la costruzione di un centro per
riciclaggio del multimateriale.
Con il prossimo mandato, incoraggiati dagli ottimi risultati del porta a porta,lavoreremo per
vincere un’altra grande scommessa: contrastare, all’origine, la produzione dei rifiuti. Per fare
questo, partendo dall’analisi dei rifiuti indifferenziati, abbiamo in mente alcune azioni:
– Promuovere la formazione di un centro di ricerca che concorra alla riprogettazione
industriale, partendo dagli imballaggi.
– Passare alla tariffa puntuale che permetterà di premiare i cittadini più virtuosi con notevole
risparmio economico e maggiore tutela dell’ambiente. I cittadini infatti pagheranno la
bolletta in base alla quantità di rifiuti non riciclabili effettivamente prodotta.
– Creare uno o più centri comprensoriali per la riparazione, il riuso dei beni durevoli e
la decostruzione degli edifici.
– Proseguire, insieme alle associazioni di volontariato, l’esperienza delle Giornate per lo
scambio e il riuso.
– Programmare la gestione dei rifiuti urbani ed industriali per favorire la loro riduzione e
per realizzare una filiera degli impianti di recupero dei materiali.
– Favorire il benessere degli animali di concerto con il controllo del territorio. In sinergia con la
polizia verrà rafforzato lo Sportello Animali, per segnalare eventuali abusi. L’ente si
impegna a promuovere sportelli informativi, lotta al bracconaggio, controlli stretti sulla
contaminazione da materiale inquinante che attraverso la catena alimentare può incidere
sulla salute umana, promuovendo la collaborazione con le associazioni del territorio e con
personale volontario.

LE POLITICHE ENERGETICHE E LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS SERRA
In questi anni il Comune di Capannori ha lavorato per la diffusione delle fonti energetiche
rinnovabili. E’ stato realizzato, sul palazzo comunale, un grande impianto fotovoltaico di
produzione di energia. Questa scelta interesserà anche le quattro scuole medie comunali:
verranno infatti realizzati impianti fotovoltaici per la produzione di energia e solari termici per la
produzione di acqua calda.
A partire dagli edifici pubblici, vogliamo dimostrare che è possibile ridurre i consumi
energetici e di conseguenza rispettare l’ambiente.
Ci proponiamo è incentivare le famiglie a scegliere fonti energetiche rinnovabili.
Riteniamo inoltre possibile creare nel nostro territorio una ESCO (Energy service company) per
aiutare questo processo di trasformazione dei vincoli ambientali imposti, in opportunità per tutta la
collettività. Una svolta del genere potrà creare valore aggiunto per i cittadini, sia in termine di
minore spese per le bollette energetiche, sia dal punto di vista economico grazie alla possibilità di
collocare sul mercato le eccellenze produttive.
Per questo, nel prossimo mandato, vogliamo raggiungere l’obiettivo Emissioni Zero entro il
2050, seguendo l’esempio di importanti città che sono già sulla buona strada grazie a programmi
per le energie rinnovabili, per il risparmio energetico, per la mobilità sostenibile.
Ci sono inoltre una serie di scelte che, come amministrazione comunale, intendiamo portare
avanti:
Illuminazione pubblica e semafori:
– Sostituzione lampade a mercurio con lampade a Sodio Alta Pressione.
– Sostituzione delle lampade con led negli impianti semaforici.
Parco automezzi comunali e aziende controllate:
– Proseguire l’azione di sostituzione di veicoli alimentati a combustibili tradizionali con
veicoli alimentati a metano o elettrici.
Assorbimento Co2:
– Il progetto Arbor popoli, approvato dall’amministrazione comunale, sarà presto realizzato
e permetterà la piantumazione di alberi nelle aree pubbliche disponibili e nelle vicinanze
di aree industriali, con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento atmosferico e di ricreare le
condizioni ambientali per una migliore qualità della vita.
Efficienza energetica degli edifici pubblici e privati:
– Migliore isolamento di pareti e coperture.
– Sostituzione caldaie con impianti ad alta efficienza.
– Sostituzione lampade fluorescenti con lampade a basso consumo energetico.
– Installazione di rompigetto aerati ed erogatori a basso flusso per evitare la dispersione
dell’acqua.

L’ASSETTO DEL TERRITORIO
La sicurezza territoriale e ambientale del Capannorese sono le direttive lungo le quali questa
amministrazione, in stretto rapporto col Consorzio di Bonifica Auser-Bientina, ha cercato di
sviluppare la propria attività di recupero, di manutenzione e di valorizzazione del nostro
territorio e del suo reticolo idraulico.
Il nostro lavoro proseguirà seguendo alcune direttrici principali:La consapevolezza che
l’acqua non è risorsa illimitata, ma elemento prezioso da salvaguardare; la volontà di
difendere territori fragili, come quelli della nostra pianura, del nostro territorio collinare, delle
nostre oasi naturali; la ferma intenzione di gestire al meglio e di preservare la complessa rete
idrografica dei corsi d’acqua e dei canali d’irrigazione, che li attraversano; l’importanza di centrare la
sicurezza idraulica, come presupposto dello sviluppo economico del Capannorese (ne sono un
esempio i lavori di regimazione nell’area del Frizzone, nella zona dove sorgerà il nuovo scalo merci
della Piana di Lucca); si tratta di elementi che, nel corso di questi anni, hanno richiesto un impegno
puntuale e costante, e che oggi permettono di guardare con più serenità alle molteplici sfide che i
cambiamenti (climatici, sociali ed economici) e la fragilità del nostro territorio comportano.
L’impegno adesso si focalizza sull’importanza di arrivare ad una conoscenza ed una fruibilità
ancora più completa dei nostri corsi d’acqua. L’obiettivo, infatti, è quello di superare la frattura
tra uomo ed ambiente, prodotta dai profondi cambiamenti strutturali che il nostro
territorio ha spesso subito più che governato: ciò è fondamentale non solo per centrare una
maggiore salvaguardia del nostro ambiente, ma anche e soprattutto per migliorare alla base la
qualità della vita di chi nel Capannorese vive ed opera. In tal senso, diventa quindi strategico
progettare e realizzare veri e propri parchi fluviali che corrano lungo i nostri corsi d’acqua (quello
già pianificato sul Rio Sana rappresenta un progetto pilota); costruire piste ciclabili e aree
pedonali, prevedere panchine e punti luci, può infatti essere il primo passo per trasformare i
nostri rii in luoghi ed occasioni di incontro e socializzazione per la nostra comunità.
Contemporaneamente, lo stesso impegno sarà riservato alle nostre oasi naturali (in primis, quella
del Bottaccio): la conoscenza delle nostre bellezze naturali, e la consapevolezza del rispetto e della
cura che queste meritano, deve diventare occasione di studio e di riflessione per l’intera
cittadinanza, ma in particolare per le generazioni più giovani, anche attraverso il potenziamento di
attività di educazione ambientale a loro rivolte.
A Capannori, a lungo il Comune rurale più grande d’Italia, il reticolo irriguo rappresenta
ancora un patrimonio fondamentale per lo sviluppo dell’attività agricola. In tal senso, gli obiettivi
sono: recuperare totalmente la funzionalità dei canali d’irrigazione; contribuire allo
sviluppo economico del territorio. Oltre a soddisfare le esigenze delle attività agricole, questi
corsi d’acqua fatti dall’uomo sono in grado di dare una risposta alle attività industriali che hanno
l’acqua come elemento fondamentale del ciclo produttivo; inoltre, possono rappresentare un
importante elemento di controllo per i problemi di subsidenza: garantire un maggior uso
dell’acqua di superficie comporta infatti una netta diminuzione dell’emungimento dal
suolo a fini agricoli e industriali.

LA TUTELA DELLE RISORSE IDRICHE
L’amministrazione comunale ha investito molto nella tutela dell’acqua attraverso azioni
concrete, primo tra tutti la Via dell’Acqua, che ha permesso di rendere pubbliche quindici fontane
presenti sul territorio comunale, di ristrutturarle e di garantirne, attraverso il sistema dei raggi
ultravioletti, la potabilità.
Anche per quanto riguarda il consumo per usi industriali il comune ha fissato,
attraverso un’ordinanza, un tetto per la riduzione dell’emungimento delle acque di falda,
provvedimento che ha permesso di dare risposte concrete al problema della subsidenza.
In continuità con quanto realizzato sino ad oggi le prossime scelte dovranno centrare i seguenti
obiettivi:
– aumento del riuso della risorsa, soprattutto nelle attività produttive,
– riduzione ulteriore degli emungimenti dalla falda.
– potenziamento del depuratore di casa del Lupo.

LE FOGNATURE
Cinque anni fa il territorio comunale era in gran parte sprovvisto di fognature con gravi rischi di
inquinamento chimico e batterico della falda, delle acque superficiali, del suolo. In questi anni la
realizzazione della rete fognaria è stata una priorità, molti interventI sono stati realizzati nelle
diverse frazioni. Vogliamo proseguire su questa strada con l’obiettivo di completare, entro la fine
del mandato, l’estensione della rete fognaria a tutto il territorio comunale.
E’ stata inoltre realizzata, a S. Andrea di Caprile, un’iniziativa pilota, la fitodepurazione, che
ha permesso di ovviare alla difficoltà di realizzare le fognature in aree collinari. Un progetto
all’avanguardia che intendiamo estendere ad altre zone dove, a causa della presenza di case sparse
o della particolare orografia del suolo, il sistema tradizionale di realizzazione delle fognature è
difficile da realizzare ed economicamente svantaggioso.

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