Il Tirreno

Più soldi e più progetti per la Civica scuola di musica. L’amministrazione comunale ha messo a disposizione ulteriori fondi per acquistare nuovi strumenti e istituire altri corsi, anche in collaborazione con le scuole. E intanto gli iscritti continuano ad aumentare nonostante la scuola abbia aperto l’anno con alcuni mesi di ritardo.
Un’offerta formativa più ampia, che spazia dai bambini agli adulti con una certa preparazione alle spalle. La Civica scuola di musica cresce.
Un nuovo pianoforte e corsi tenuti da maestri di livello assoluto, come Gabriele Ragghianti e Stefano Pagliani (il primo musicista alla Scala di Milano, il secondo con alle spalle collaborazioni importanti, come quella con Pavarotti). «Sono solo alcune delle novità che abbiamo previsto per quest’anno – spiega il nuovo direttore Filippo Rogai -. Abbiamo approvato il piano pluriennale degli investimenti che ci consentirà di crescere. Intanto l’amministrazione comunale ha finanziato con 10mila euro l’acquisto di strumenti e materiali indispensabili e ci ha dato la possibilità di inserire nel nostro programma nuovi corsi. L’offerta formativa spazia ora dalla prima infanzia, con corsi dedicati ai bambini dai 4 agli 8 anni, all’età matura e comprende tutti gli strumenti classici e moderni, la propedeutica, la formazione musicale e strumentale in età scolare, i corsi di studio ordinari e professionalizzanti, la musicoterapia, che costituisce l’esempio più evidente della vocazione sociale della nostra scuola. Da non dimenticare la collaborazione con gli istituti comprensivi, che ci permetterà di tenere dei corsi assolutamente gratuiti di propedeutica musicale. Previsti anche nuovi seminari: da musica e cinema a musica afro-americana, lezioni per imparare a scrivere la musica con i programmi informatici».
A confermare la volontà dell’amministrazione di investire nella scuola ci sono le dichiarazioni dell’assessore Leana Quilici. «Vogliamo potenziare l’attività della Civica scuola di musica anche attraverso l’investimento di nuove risorse destinate a rinnovare il parco strumentale, per una qualificazione ulteriore dell’attività didattica. Altro aspetto che ci preme sviluppare è il radicamento della scuola sul territorio attraverso la partecipazione alle manifestazioni culturali».

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