Arriva il digitale, sparisce la Rai. Una brutta sorpresa dietro l’angolo per i cittadini capannoresi. Tra il 7 novembre e il 2 dicembre infatti è programmato, in anticipo, lo switch-off in Toscana, ovvero il passaggio delle trasmissioni televisive dall’analogico al digitale.
Una scadenza, molto attesa che porterà cambiamenti nelle abitudini televisive dei cittadini. In 54 località toscane molti canali (tutti o alcuni della Rai e alcune emittenti locali) non saranno più visibili. Capannori è nell’elenco dei comuni dove sugli schermi sarà molto difficile, se non impossibile, vedere alcune reti, tra cui quelle di Mamma Rai. Nonostante il canone regolarmente pagato.
E sebbene molte famiglia abbiano già acquistato un televisore con il digitale terrestre o un decoder (costo medio 30 euro) per i vecchi apparecchi che già ora consente di vedere alcuni canali digitali. Naturalmente i maggiori disagi saranno per alcune frazioni o zone, probabilmente quelle più collinari o montagnose, ma potrebbe interessare anche tutto il territorio a macchia di leopardo. Il problema è che in queste aree sono in funzione da anni impianti di ripetizione del segnale realizzati dai rispettivi Comuni per risolvere le carenze di ricezione delle frequenze.
Il censimento degli impianti è stato fatto dall’Uncem (l’unione delle comunità montane) che ha diramato una lista dei comuni dove la visione di alcuni canali potrebbe essere oscurata. Il punto è che con l’avvento del digitale terrestre, in una data tra novembre e dicembre da stabilire, questi ripetitori saranno spenti. Il ripetitore analogico non avrà più senso di esistere e lo switch-off (alla lettera “spegnimento”) porterà ad annullare tutte le licenze. E parliamo di Capannori, uno dei comuni rurali più grandi d’Italia (46mila abitanti).
A questo punto ci saranno due soluzioni: rinnovare l’impianto e chiedere una nuova licenza, con un intervento oneroso a carico dei Comuni (si ipotizza una spesa di almeno 20mila euro) oppure i cittadini dovranno rinunciare a vedere i canali Rai.
Senza considerare i tempi tecnici di sostituzione degli impianti e la concessione della nuova licenza. Almeno un mese a partire dal definitivo passaggio dall’analogico al digitale. La spiegazione è confermata dagli esperti di comunicazione dell’Uncem.
«Capannori è tra i comuni dove sono presenti vecchi ripetitori e quindi esposta a problemi di ricezione dei canali. Da 10 a 20 secondo una previsione. I vecchi ripetitori non sono riconvertibili e saranno spenti con lo switch-off, quindi dovranno essere sostituiti dagli enti locali. Le zone scoperte sono indicate nella licenza concessa dal ministero ai rispettivi Comuni. La Rai ha garantito la copertura del 98% del territorio e pertanto alcune località avranno dei problemi. A prescindere dal decoder. Un ulteriore problema nel passaggio al digitale che in molte altre regioni ha già creato disagi agli utenti».
Un inverno senza Rai per i capannoresi?
Forse in soccorso arriverà la Regione con un monitoraggio dei ripetitori per trovare una soluzione. Intanto, di concerto con l’Associazione Comuni Italiani, sta studiando forme di assistenza ai cittadini più bisognosi per superare i problemi derivanti dal passaggio delle tv di casa al digitale.

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