Aumentano gli sfratti a Capannori. Quaranta casi tra provvedimenti esecutivi o in fase iniziale. A confermare l’allarme emergenza abitativa è il vicesindaco con delega al sociale, Luca Menesini.
«Purtroppo c’è un dato preoccupante per quanto riguarda gli sfratti esecutivi che in pochi mesi sono quasi raddoppiati, da 22 a 40 – sottolinea Menesini -. Una situazione di sofferenza che stiamo cercando di attenuare attraverso nuovi alloggi popolari, in totale 23, di cui 5 alloggi di bioedilizia a Marlia e nove realizzati a Santa Margherita da Erp su terreni di proprietà comunale per una spesa complessiva di 1 milione e 82mila euro. Oltre all’ampliamento del centro di prima accoglienza a Lunata per altre nove persone e la ristrutturazione di appartamenti in varie frazioni. A breve saranno consegnati gli alloggi a Marlia. In progetto ci sono altri cinque alloggi a Castelvecchio di Compito. Ma è evidente che questa è una risposta parziale a un grande allarme sociale. Anche il comune di Capannori paga la mancanza di un piano-casa a livello nazionale. Il Governo Berlusconi non ha fatto niente sul fronte dell’edilizia popolare».
Menesini annuncia che la lista d’attesa è lunga, ma la situazione sarà più definita con l’aggiornamento delle graduatorie previsto per settembre. Nel 2009, secondo i dati di Sportello Casa, sono stati assegnati 25 alloggi, di cui 5 ad anziani non autosufficienti negli appartamenti ricavati nelle ex lavanderie della casa di riposo a Marlia. Nella graduatoria in vigore dal luglio scorso ci sono state 4 assegnazioni definitive e 9 di emergenza su un totale di 227. Per uscire dalla crisi è necessario un nuovo patto sociale. «Sul territorio operano centinaia di associazioni di volontariato che sono una grande risorsa per contribuire a fare crescere uno spirito di comunità e mitigare gli effetti della crisi. Anche le grandi opere progettate dall’amministrazione avranno un’importante funzione sociale. Ad esempio la piazzetta che sorgerà nel nuovo complesso nell’ex Supercinema sarà un luogo di relazione per tutta la cittadinanza dove incontrarsi e socializzare».
Trasporto. Un altro problema sentito è quello del trasporto pubblico. Con l’apertura del nuovo centro socio-sanitario a Capannori e in futuro con la cittadella culturale a Tassignano cambiano le esigenze dei cittadini. «Abbiamo avuto un incontro con i dirigenti di Vai Bus ai quali abbiamo prospettato la necessità di ampliare i percorsi, magari con un trasporto ad hoc in alcuni giorni della settimana, come il venerdì. Per ora siamo in una fase di studio».
Il lavoro. La disoccupazione aumenta anche a Capannori. «Dobbiamo sostenere l’innovazione e la nascita di una nuova impresa. L’introduzione della raccolta porta a porta non solo ha diminuito i rifiuti e la Tia, ma ha creato nuovo lavoro, con una quarantina di nuove assunzioni in Ascit. Allo stesso modo è stato col Polo Tecnologico di Segromigno».
Tia. A proposito dell’adeguamento della tassa sui rifiuti il vicesindaco Menesini non ribatte agli attacchi dei sindacati che hanno espresso forti dubbi sui metodi di concertazione adottati e sulla divisione tra utenze domenistiche e commerciali. Chiedendo di aprire un tavolo sui temi del sociale. Ma sull’argomento che ha scatenato la reazione di Cgil, Cisl e Uil sottolinea come «il Comune ha garantito tutte le riduzioni e agevolazioni per le fasce più deboli della popolazione».

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