CAPANNORI. Partirà da Guamo e frazioni limitrofe, agli inizi di novembre, la fase di sperimentazione della Tia puntuale, la tariffa che promette di fare risparmiare le famiglie più virtuose nella raccolta differenziata dei rifiuti.
 La nuova rivoluzione del porta a porta, che ha portato Capannori ad essere il secondo comune “riciclone” della Toscana (alle spalle di Montespertoli) e primo della provincia con la più alta percentuale di differenziata, interesserà 1501 utenze domestiche e 335 non domestiche di Guamo, Coselli, Badia Cantignano,Vorno, Verciano, Parezzana, Toringo e Massa Macinaia. Nei prossimi giorni saranno comunicate le date delle assemblee pubbliche in cui l’amministrazione comunale incontrerà la cittadinanza per informarla sulla modalità e tempi della nuova tariffazione. Se il servizio di Ascit funzionerà, sarà esteso a tutto il territorio dal gennaio 2012. L’altra novità sarà l’ulteriore differenzazione del vetro dalla plastica e alluminio. Di tutto questo se ne discuterà al convegno Rifiuti Zero a Capannori. Ma come funziona la nuova Tia? A spiegarlo è l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci. «Ai cittadini sarà consegnato un sacchetto trasparente e personalizzato con un microchip (all’interno di un adesivo) che incamera i dati utili e letto dagli operatori di Ascit. Consentirà di stabilire il consumo effettivo di ogni utente e maggiore equità nel calcolo delle fatture. In pratica chi sarà più virtuoso pagherà meno in bolletta. Capannori sarà il primo Comune a sperimentare a livello nazionale il porta a porta con la tariffazione puntuale usando questi sacchetti. E se entrerà in vigore sarà il comune più grande d’Italia: in Toscana c’è solo Montespertoli».
 Quindi sacchetto e non un secondo bidoncino?
«Il sacchetto consente di controllare meglio la qualità dei rifiuti. In questa fase capiremo se la tecnologia del microchip funziona. Altrimenti valuteremo l’alternativa del secondo bidoncino».
 Quanto durerà la sperimentazione?
 «Un paio di mesi. Nel frattempo partirà una campagna informativa nelle frazioni interessate. Naturalmente, essendo un periodo di prova, ci sarà inizialmente un margine di errore».
 Perché avete scelto Guamo e dintorni?
 «Pensiamo che abbia le caratteristiche giuste, come nel 2005 quando partì il porta a porta. Inoltre nell’area ci sono molte aziende. L’idea è partire agli inizi di novembre».
 Quali saranno i giorni di ritiro dei rifiuti?
 «I giorni non cambiano, ma per il multimateriale leggero (due volte alla settimana ndr) chiederemo ai cittadini un’ulteriore separazione “al dettaglio” del vetro da plastica e alluminio. In questo modo potremo vendere meglio i singoli materiali e contenere i costi dello smaltimento. L’investimento? Circa 20mila euro per la progettazione ottenuti grazie ad un finanziamento europeo, oltre al costo dei nuovi sacchetti».
 Come potranno risparmiare i cittadini?
 «Si paga per quanto si produce. Chi differenzia bene e conferisce il sacchetto riducendo i volumi avrà un risparmio sulla parte variabile della tariffa. Vogliamo premiare le buone pratiche. La tariffa base prevede 26 ritiri in un anno ogni due settimane, quella massima una volta a settimana».
 Ci saranno disagi per gli utenti?
 «Come tutte le novità ci si dovrà abituare. Questa modalità di raccolta incentiva un riciclo sempre più alto di rifiuti a vantaggio dell’ambiente e delle tasche dei contribuenti».
 Ogni sacchetto quindi sarà controllato?
 «Ogni cittadino avrà il suo sacchetto con un codice personalizzato, quindi potremo risalire ai proprietari e più facilmente sanzionare i trasgressori. Un altro scopo di questo sistema è scongiurare l’abbandono dei rifiuti fuori dal porta a porta».

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