Il Tirreno

C’è chi sorseggia un tè comodamente seduto al sole su una panchina del giardino di villa Orsi. Altri, invece, passeggiano nel camelieto, fra un cultivar di camelia e l’altro, ammirandone gli splendidi fiori già sbocciati. Molti appassionati di tisane ascoltano le curiosità fornite dai giovani volontari dell’associazione nazionale cultura del tè.
Sono queste alcune delle scene che caratterizzano il primo giorno della Mostra delle antiche camelie della Lucchesia.
Gli amanti della storica manifestazione di Sant’Andrea e Pieve di Compito, promossa dal Comune di Capannori e dal centro culturale del Compitese, quest’anno hanno trovato ad attenderli, oltre un borgo perfettamente allestito all’insegna della pianta simbolo, un cielo terso e un piacevole sole.
L’avvio della manifestazione fa ben sperare gli organizzatori, che hanno curato ogni minimo dettaglio perché i visitatori sentano la voglia di tornare anche il prossimo anno a fare un giro nelle colline capannoresi. Numerosi, infatti, i turisti provenienti da tutta Italia e dalle capitali europee che hanno scelto di scoprire le particolarità della camelia attraverso un evento incentrato su questa pianta.
Anche la Chiusa Borrini, collocata nel cuore di Sant’Andrea, partecipa alla mostra: in questo angolo di paradiso, gli appassionati possono contemplare l’unica piantagione di camelia da tè esistente in Italia.
«Sono molto colpito dalla bellezza di Sant’Andrea – dice Romualdo Nurra, un giovane amante dei fiori proveniente dalla Sardegna -. A villa Orsi ho assaggiato dei tè cinesi e indiani molto particolari, che mi hanno conquistato. Anche il camelieto ha un fascino unico. Vedere tante piante di camelia all’interno di un bosco è un’immagine molto suggestiva. Non vedo l’ora di fare il tour delle ville».
Il desiderio di Ilario è quello di molti forestieri. Al parcheggio del Frantoio Sociale del Compitese – luogo da cui partono le navette che portano nelle dimore storiche – si forma di continuo un gruppo di persone in attesa del primo mezzo per recarsi nei parchi delle ville.
Gente di Livorno, Perugia, Milano, Ancona, Siena, Pisa, Firenze: tutti accomunati dalla voglia di ammirare i giardini all’italiana delle dimore storiche.
Anche i proprietari delle ville sono molto soddisfatti di come sta andando la manifestazione. «L’affluenza è alta – commenta Alessandra Giussani di villa Lazzareschi di Camigliano -. Sono molto soddisfatta dell’avvio di questa prima esperienza di partecipazione alla Mostra delle camelie. La gente viene sia con la navetta, sia con mezzi propri. I visitatori sono molto incuriositi. Ci sono molti stranieri, ma devo ammettere che anche gli italiani sembrano dimostrare un grande interesse per questa iniziativa. Per chi viene a trovarci, abbiamo allestito anche un’esposizione con la storia del tè».
In ogni navetta viaggiano gruppi di circa quindici persone; ognuno di loro tiene in mano i vari depliant della mostra. Un giovane legge all’amico la storia di una dimora storica. Un papà, al contempo, spiega alla figlia le particolarità del tè prodotto dalle piante di camelie.
«I visitatori arrivano di continuo – racconta Silvia Nardi di villa Nardi di Massa Pisana -. Siamo contenti di questa inaugurazione. Abbiamo notato con piacere che sono molti gli italiani che partecipano alla mostra della camelie. La realtà sta addirittura superando le nostre aspettative».

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