Il Tirreno

Cantieri a Marlia e a S. Margherita, saranno ristrutturate 10 case

CAPANNORI. Prima della fine dell’anno il territorio sarà dotato di 33 nuovi alloggi di edilizia a carattere sociale. Entro il 4 agosto, infatti, apriranno i cantieri per la realizzazione di cinque case popolari a Marlia. A Santa Margherita prima della fine dell’anno partiranno i lavori per la costruzione di 18 nuove abitazioni di edilizia a carattere sociale. Nel corso del 2009, inoltre, saranno oggetto di ristrutturazione dieci alloggi ad oggi dismessi.
 In cantiere il progetto di autocostruzione di case, a Castelvecchio: i futuri proprietari dell’abitazione parteciperanno ai lavori come manodopera, per abbattere la spesa di acquisto di circa il 40 per cento. A rendere note le prossime mosse in ambito di edilizia a carattere sociale è il vicesindaco Luca Menesini, anche assessore alle politiche sociali.
  Ci sono aree già individuate per la costruzione di case popolari?
 «Prima della fine dell’estate inizieremo i lavori a Marlia, dove nasceranno 5 alloggi per l’emergenza abitativa. Sappiamo che c’è la necessità di costruire abitazioni di edilizia a carattere sociale, e pertanto entro l’anno avvieremo più cantieri. I lavori per 18 alloggi inizieranno a Santa Margherita. Recupereremo, ristrutturandole, 10 case già esistenti».
 Si tratterà esclusivamente di alloggi popolari?
 «No. Nostro obiettivo è realizzare un’offerta abitativa a carattere sociale più ampia. Non solo case popolari a cui possono accedere famiglie con reddito di poco superiore ai 13.000 euro, come previsto dalla legge regionale. Abbiamo in cantiere, infatti, anche la costruzione di 12 alloggi per la messa in vendita agevolata. Sorgeranno a Segromigno in Piano».
 Case dall’affitto agevolato, invece, sono in previsione?
 «È un progetto a cui sto lavorando, perché sono consapevole che aiuterebbe molte persone in questo momento di crisi. Fra i tipi di edilizia a carattere sociale al momento programmati non compare questo tipo di edilizia, ma vorrei inserirla».
 Dov’è il vantaggio delle case dall’affitto agevolato?
 «A differenza degli alloggi popolari, il reddito familiare per poterne fare richiesta è più alto. La legge fissa il reddito a 38.000 euro. Una cifra che ci permetterà di aiutare un numero maggiore di famiglie. Di fronte alla crisi in corso un affitto che può variare dai 300 ai 450 euro rappresenta per molta gente una boccata di respiro».
 È questo il progetto più ambizioso in materia di edilizia a carattere sociale?
 «Sicuramente destinare nuovi alloggi a case dall’affitto agevolato è un obiettivo importante per contribuire ad alleviare le fatiche delle persone. L’altro già in cantiere è la realizzazione di case di autocostruzione. Un progetto interesserà un terreno a Castelvecchio. Il futuro proprietario della casa metterà personalmente delle ore lavoro nell’edificazione per abbattere i costi. Questa soluzione dovrebbe ridurli fino al 40 per cento. Ovviamente i lavori saranno eseguiti e seguiti da professionisti. La partecipazione dell’acquirente sarà a livello di manodopera».

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