La realizzazione dell’impianto di compostaggio passa più che mai dall’amministrazione provinciale.
Fanno gola al comune di Capannori i 5 milioni di euro di finanziamento previsti dalla Regione. Ma il via libera di Palazzo Ducale è un passaggio imprescindibile. Ad affermarlo è l’assessore all’ambiente di Capannori, Alessio Ciacci.
«A breve uscirà il bando dell’Ato 2 per finanziare gli impianti di riciclo nell’area delle quattro provincie di Lucca, Pisa, Livorno e Massa-Carrara. A questa tipologia appartiene anche il compostaggio. Capannori presenterà la sua candidatura per accedere a questi finanziamenti che consentirebbero di coprire parte del costo dell’impianto».
Quanto costerebbe l’impianto di compostaggio?
Si ipotizza un investimento superiore a 10 milioni».
Quanto è grande la “torta” del finanziamento?
«Si parte da 5 milioni. Poi dipende dalle domande. Pontedera e Massa sono interessate. Ma ci vogliono requisiti precisi. Innanzitutto l’autorizzazione della Provincia».
Diciamolo una volta per tutte: l’impianto è di tipo anaerobico?
«Il progetto non c’è ancora, ma è certo che è un trattamento sigillato dell’“umido” e senza contatto tra ossigeno e biomassa. Ciò significa che non sviluppa cattivi odori e l’incidenza sul traffico è bassa. Mentre sono enormi i vantaggi per i cittadini. Siamo pronti a dare tutte le risposte utili e visitare con loro impianti già funzionanti anche nei pressi di centri abitati».
Qualche cittadino però si lamenta dell’aumento della Tia.
«C’è stato un adeguamento dovuto al rincaro dei costi di smaltimento. Ma le tariffe di Capannori sono le più “leggere” non solo se raffrontate con realtà vicine come Lucca e Viareggio, ma anche secondo i dati nazionali: 30-40% inferiori alla media».
Quanto sarebbe il risparmio per Ascit?
«Si stima un risparmio di 700 mila euro per lo smaltimento dell’organico che ha costi crescenti».
Capannori guarda al futuro: la nuova frontiera saranno le energie rinnovabili?
«Dopo rifiuti zero entro il 2020 un altro obiettivo è emissioni zero entro il 2050. Capannori è tra i primi comuni italiani ad investire sull’energia verde, consapevoli della grande sfida verso una società eco-sostenibile. Lo faremo attraverso alcune tappe fondamentali.
«Intanto da pochi giorni abbiamo eliminato le vecchie caldaie ad olio da scuole ed edifici pubblici. Sul tetto delle medie di Capannori, Lammari, Camigliano e San Leonardo installaremo impianti fotovoltaici.
«Poi, insiema ad Alerr, l’agenzia per l’energia della Provincia, abbiamo attivato i gruppi di acquisti solari ed Echo Action per sensibilizzare le famiglie sul risparmio energetico. E poi un’altra importante novità».
Ce la può anticipare?
«Entro fine anno vogliamo installare pensiline fotovoltaiche nei parcheggi comunali per produrre energie pulita, dalla cui vendita l’amministrazione ricaverà introiti importanti. Partiremo dai parcheggi più grandi del centro›.

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