Modello in Italia per la gestione dei rifiuti e precursore dell’obiettivo dei Rifiuti Zero, Capannori è uno dei pochi comuni italiani che dal 1º gennaio ha introdotto la Tares puntuale (ex Tia). Questo nuovo sistema di tariffazione differente da quello tributario permetterà alle aziende del territorio di detrarre l’Iva sulla fatturazione con un risparmio complessivo per il comparto industriale stimato in circa 500 mila euro all’anno. Dall’incontro con l’assessore alle finanze Lara Pizza e il presidente di Ascit Maurizio Gatti sono usciti soddisfatti i rappresentanti dell’Associazione degli Industriali della provincia che ha presentato all’amministrazione comunale una piattaforma di proposte sui rifiuti. L’associazione di categoria sta chiedendo ai comuni che al posto del tributo sia introdotta una tariffa corrispettiva. «L’introduzione della tariffa corrispettiva – afferma il direttore di Assindustria Claudio Romiti – consentirà alle aziende di pagare il servizio in base alla quantità dei rifiuti urbani effettivamente conferiti, secondo il principio comunitario di “chi inquina paga” e non come accaduto fino ad oggi sulla base ai metri quadrati delle superfici e permetterà inoltre, il recupero dell’iva pagata».
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