Questo scrivevo ad agosto, durante il commissariamento del comune e dopo l’allontanamento del vertice Sea da me nominato. Ovviamente non fui ascoltato.
“State fermi!
Fare bene la raccolta differenziata porta a porta, organizzare un servizio efficiente, guardare alla strategia Rifiuti Zero per la diminuzione dello scarto, mettere in piedi una serie di inziative in grado di valorizzare il ruolo centrale del cittadino, individuare elementi premianti dopo una fase di sperimentazione. Incontrare la gente, in assemblea, nei condomini, nelle attivitá commerciali, per strada. Coinvolgere il personale dell’azienda di raccolta, formarlo, dargli obiettivi concreti e condivisi. Infine gli amministratori, quelli ci devono mettere la faccia, crederci davvero, spendersi per cambiare prospettiva.
Questo, in estrema sintesi, va fatto per far decollare un progetto ambizioso, che rappresenta un piccola rivoluzione, quello della gestione dei rifiuti in una città, qualsiasi essa sia, di qualsiasi dimensione e ubicazione.
A Viareggio eravamo partiti con questi presupposti, che ora mi sembra si siano smarriti del tutto. Quindi meglio fermarsi, perché l’andare avanti a casaccio come si sta facendo, diventerà un boomerang, creerá difficoltá allo sviluppo di un nuovo pensiero, produrrá il contrario di quello a cui si tende.
Fermatevi. Lo dico a Sea, lo dico al Commissario. Questa strada è sbagliata, va ripensata, ricalibrata, rielaborata.
Guardate per fare Rifiuti Zero non bastano un po’ di slogan e un po’ di articoli di giornale, serve una grande applicazione di comunitá ( comune, azienda, cittadini, imprese), serve dedizione e coraggio, tutte cose che mancano a Viareggio in questo momento. Fermatevi, è meglio.”

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