CAPANNORI. Ci sarà Nichi Vendola in piazza Aldo Moro, domani alle 13, a sostenere la candidatura alle amministrative del sindaco Giorgio Del Ghingaro, e la lista Sinistra per Capannori, composta da Rifondazione Comunista, Pdci, Impegno per Capannori e Sinistra Democratica.
Vendola gusterà con il pubblico presente un aperitivo organizzato da Sinistra per Capannori, e farà una riflessione politica incentrata, in particolare, sulla tutela dei diritti legati al mondo del lavoro.
«Faccio tappa a Capannori perché mi sento in particolare sintonia col sindaco Giorgio Del Ghingaro e la sua amministrazione. Qui, dove si è registrata una delle esperienze più avanzate di partecipazione della sinistra all’amministrazione del territorio, viviamo un importante esempio di idealità che governa bene. Con Del Ghingaro e Sinistra per Capannori ci uniscono i temi della difesa del territorio e dello sviluppo solidale».
«Ospitare Nichi Vendola – spiega Sinistra per Capannori – vuole essere un’occasione per puntare i riflettori sulle forme di tutela dei lavoratori precari e dei disoccupati. Vogliamo continuare a promuovere forme di sostegno al microcredito, che non si esauriscano nell’assistenzialismo. Desideriamo poi continuare a incentivare un sistema virtuoso che leghi ambiente, salute e produzione. Durante l’amministrazione Del Ghingaro, la raccolta porta a porta ha ridotto il quantitativo di rifiuti prodotti, e di conseguenza ha abbassato i costi per lo smaltimento. Questo virtuosismo è riuscito a creare 40 nuovi posti di lavoro». I problemi vissuti dalle famiglie capannoresi, dalla piccola e media impresa, e dai giovani precari sono questioni che il sindaco Del Ghingaro ha messo fra le priorità del prossimo mandato.
Vendola da parte sua ricorda anche la politica urbanistica «che a Capannori ha ripristinato la certezza del diritto, la trasparenza e la legalità ed ha garantito tutele reali per la salute e la cura del territorio».
«I cittadini e le aziende – dice Del Ghingaro – hanno bisogno di sostegno per superare la crisi in atto. Abbiamo pertanto varato due fondi, dall’importo complessivo di 300.000 euro, per supportare le aziende nelle richieste di prestiti alle banche, e i nuclei familiari che si trovano in difficoltà perché rimasti disoccupati a causa della crisi».