Finalmente stiamo intraprendendo la strada della valorizzazione delle bellezze naturalistiche e paesaggistiche del nostro territorio. Le risorse verdi che abbiamo in casa si stanno rivelando delle perle per il turismo della nostra provincia, sempre più famosa a livello internazionale per i suggestivi fiori e le particolari piante che le manifestazioni come la mostra delle Camelie, Murabilia e la mostra delle Azalee propongono al pubblico. Non bisogna dimenticare, inoltre, che un vero e proprio tesoro di piante e fiori vive nei giardini delle numerose ville, nell’orto botanico di Lucca, nelle colline del capannorese e nell’oasi naturalistica nel Padule di Capannori. Anche questi pezzi unici, questa bellezza che nasce e cresce nel nostro territorio concorrono a formare il cuore della Lucchesia, e pertanto potrebbero contribuire a promuovere l’immagine e le caratteristiche più rare di questa terra che sta affascinando sempre più turisti. La Provincia ha già annunciato di aver accolto la nostra proposta di creare un coordinamento per la rete del verde e ci auguriamo che a breve ci chiami per un primo confronto. Ritengo, però, che la cabina di regia per una vera, funzionante e efficace “rete del verde” debba essere “allargata”, coinvolgendo i proprietari delle ville e le associazioni che già organizzano le manifestazioni legate alla floricoltura e al giardinaggio. Se vogliamo dare alle piante e ai fiori che colorano i giardini delle splendide ville della Lucchesia e alle iniziative che già da anni lavorano per questo obiettivo la vetrina di prestigio che meritano, dobbiamo sederci a un tavolo e progettare tutti assieme. Per questo motivo anch’io mi muoverò su un doppio binario. Anzitutto convocherò il centro culturale del Compitese, curatore della mostra delle Camelie, per discutere con loro della manifestazione, sulle strategie per farla crescere e maturare, per confermarsi come evento clou del verde capannorese. Oltre alle associazioni, scriverò ai proprietari delle ville capannoresi per invitarli a un dialogo con l’amministrazione sulla possibilità dell’apertura al pubblico dei loro giardini in occasione delle più importanti manifestazioni legate al verde. Un’apertura che dovrà essere supportata da adeguati servizi e da un percorso ad hoc per la valorizzazione dell’unicità dei luoghi, dei fiori e delle piante. Mi farò portavoce al tavolo provinciale delle istanze delle associazioni e dei proprietari delle ville: perché il sistema funzioni e le meraviglie della Lucchesia diventino il nostro biglietto da visita per il turismo dobbiamo oltrepassare il campanilismo e unire forze, risorse economiche e progetti. Ancora una volta, si pone davanti a noi la questione del superare i confini comunali. L’adozione di uno strumento urbanistico come il piano strutturale coordinato della Piana ci permetterà di individuare location, di proporre percorsi e di architettare una rete delle meraviglie paesaggistiche e floreali in tempi rapidi. Disegnato l’assetto urbanistico e strutturale della Piana di Lucca, sarà semplice muoverci tutti assieme al suo interno e valorizzare le iniziative, gli eventi e le manifestazioni di qualità che programmeremo. Il piano strutturale coordinato, infatti, fonda le sue radici anche nella continuità che c’è fra comuni limitrofi per bellezza paesaggistica e per prodotti tipici legati alle peculiarità dell’area. Questo strumento urbanistico vuole realizzare una politica sovracomunale necessaria sia per mettere in risalto le meraviglie, come quelle legate al verde, della Lucchesia, sia per rispondere concretamente alle nuove sfide socio-economiche che il commercio e il turismo devono affrontare. E’ giunta l’ora di passare ai fatti.

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