Quando stiamo per compiere delle scelte importanti per un territorio e per i suoi abitanti è opportuno ricorrere a strumenti di partecipazione per avviare un percorso condiviso con i cittadini interessati.
Ritengo, infatti, che sia questa la strada che deve percorrere un’amministrazione che vuole assicurarsi di tradurre in fatti la volontà popolare.
Diventa quindi ancora più importante decidere di far partecipare i cittadini, i comitati e le associazioni quando ci troviamo di fronte a questioni di rilievo intercomunale, come ad esempio la mobilità.
Parlare della mobilità a Capannori, infatti, significa occuparsi di una questione che interessa anche i Comuni limitrofi. Da affrontare, pertanto, in un’ottica comprensiva e con sguardo lungimirante, travalicando i confini territoriali e politici.
Per questo sono soddisfatto che il consiglio comunale – che ringrazio – abbia accolto unanimemente la formazione di un’apposita commissione, aperta ai cittadini, per studiare soluzioni di mobilità alternativa da sperimentare in tempi rapidi e per disegnare il futuro assetto del territorio.
E’ evidente che su questa delicata questione abbiamo avuto un approccio diverso dal solito.
Con la scelta di una commissione comunale mobilità condivisa da governo, maggioranza e opposizione abbiamo realizzato un primo concreto passo verso il “Patto per Capannori”.
A Capannori stiamo dimostrando che al centro del confronto politico c’è la qualità della vita dei cittadini e la sostenibilità ambientale, a prescindere dall’appartenenza partitica.
Un percorso che dovrebbe trasformarsi in un progetto intercomunale, perché unico strumento nelle mani degli enti locali per creare un sistema coordinato fra realtà diverse ma interessate da questioni analoghe.
I capannoresi hanno un’opportunità reale di prendere parte a un processo che segnerà una tappa importante nella storia del territorio.
I cittadini, infatti, potranno sedere al tavolo della commissione e lavorare al fianco degli amministratori per cercare strategie di mobilità alternativa in grado di migliorare la qualità della vita della collettività.
Con la commissione mobilità abbiamo tradotto in operatività una scelta politica che vede il problema del traffico e dello smog non soltanto come una questione che sta a cuore ai residenti di viale Europa, bensì come tema che riguarda l’intera Piana di Lucca.
Come tale, quindi, dovremo gestirlo.
A Capannori – territorio fortemente interessato dalle scelte future inerenti la viabilità – stiamo dicendo all’unanimità che i cittadini hanno il diritto di far sentire la loro voce su una questione così importante.
Convinti che nessuno abbia il diritto di imporre a chi un territorio lo vive e lo anima delle scelte calate dall’alto e che seguono logiche tecniche, prive di storia e tradizione, realizziamo un esempio di processo partecipativo.
Invito cittadini, associazione e comitati a prendere parte a questa innovativa esperienza.