Il Tirreno
Il sindaco di Capannori: «Salta l’accordo sugli assi, non ho scelta» |
LUCCA. Escluso dall’incontro (che doveva essere istituzionale) con il ministro Altero Matteoli sul sistema delle infrastrutture, sorpreso dal sindaco di Lucca, Mauro Favilla, che ora rimanda a Roma anche la progettazione preliminare dell’asse-nord sud e parla di progetto da realizzarsi “per lotti”, Giorgio Del Ghigaro esce allo scoperto e parte al contrattacco.
«Non offende me, sul piano personale, il non aver ricevuto l’invito al convegno con Matteoli – dice -. Gravissimo invece è il fatto che il ministro e gli organizzatori abbiano escluso dal confronto, con me, l’intera comunità di Capannori che avrei rappresentato. Non mi pare cosa da poco, considerando che buona parte del tracciato della nuova viabilità è sul territorio di Capannori. Leggo poi che Favilla, disconoscendo oggi il proficuo percorso di collaborazione che aveva portato enti e associazioni a sottoscrivere l’intesa sui nuovi assi e ad impegnarsi per fare la progettazione preliminare, sostiene che sia opportuno che il progetto venga fatto a Roma. Bene, siccome questi giochetti ci fanno tornare indietro di 4 anni, mentre in viale Europa la situazione non è più tollerabile dalla popolazione, io sono deciso a difendere cittadini e territorio e ho pronta una soluzione alternativa: su viale Europa smaltirò il traffico pesante e regolamenterò la viabilità con nuove misure».
Del Ghingaro rimanda i particolari al momento in cui sarà pronta l’ordinanza, ma è facile intuire la soluzione che ha in mente: senso unico e fasce orarie, come ha fatto sulla Sarzanese-Valdera tra Castelvecchio di Compito e Carraia. Come in quel caso, il sindaco di Capannori appare determinato a portare avanti la scelta.
Immaginabili le conseguenze sulle vicine strade nel comune di Lucca, a partire dalle colonne di Tir che invaderebbero la via del Morianese e del Brennero e, più a valle, la circonvallazione intorno alle Mura, per liberare la quale dalla morsa del traffico e dello smog è da oltre trent’anni sul tavolo la questione della realizzazione della grande viabilità esterna. Il sindaco Favilla è avvertito.
«Non ho alterantive – commenta Del Ghingaro – devo tutelare la popolazione e il territorio. Dico di più: se ci saranno manifestazioni pacifiche e rispettose delle leggi, non esiterò a schierarmi con i cittadini».
Per il sindaco di Capannori (che pensa anche di spostare le sedi delle tre ditte di autotrasporti oggi lungo viale Europa, proponendo terreni in altre zone) il modo in cui si è organizzato il convegno con Matteoli è di fatto una clamorosa sconfessione degli anni di certosino lavoro di enti e associazioni, che alla fine aveva portato all’intesa necessaria sulle opere della grande viabilità.
«Coordinato dalla Provincia – sostiene Del Ghingaro – è andato avanti un progetto trasparente e virtuoso che ha condotto all’accordo tra tutti i soggetti interessati. Lo studio è basato sulla sostenibilità dell’impatto ambientale e sul confronto con le popolazioni interessate. Lo abbiamo mandato al ministro per avere risposte su progettazione e finanziamenti, ma da un anno è silenzio assoluto, nonostante i solleciti reiterati degli enti, ma anche delle associazioni. Ci è parso di capire che non ci sono soldi e per questo è arrivata la disponibilità di Assindustria, Camera di Commercio e Fondazioni bancarie per sostenere i costi della progettazione preliminare. Ma il ministro nemmeno ha fatto sapere se poi sarebbe utilizzabile dall’Anas. Ora il sindaco Favilla dice che è meglio far fare il progetto a Roma e mi chiedo: si è dimenticato anche lui del percorso fatto, oppure sa che non ci sono risorse e che si dovrà ripartire da zero, perdendo altri anni mentre la situazione è di emergenza assoluta?».
Il sindaco di Capannori pone poi la questione dei finanziamenti: «Matteoli viene a pare passerella elettorale o a dirci che ha trovato i 150 milioni di euro necessari per la tangenziale di Lucca e della Piana? E se i soldi ci sono, quando li metterà a disposizione? E ancora: chi deve fare la progettazione preliminare e con quali tempi? Sono le risposte a queste domande che stanno a cuore non a me, ma alle comunità di Lucca-Capannori e dell’intera Lucchesia, oltreché agli imprenditori e ai lavoratori. Nel caso il ministro intendesse affidare di nuovo la progettazione all’Anas, gli ricordo che il precedente progetto di tangenziale ha visto il diniego di Regione, Provincia e Comuni».
Il progetto di allora, che includeva anche il famoso lotto zero della Lucca-Modena, aveva trovato il governo pronto a reperire 900 milioni, ma poi la grande opposizione trovata nella popolazione, in particolare quella residente lungo l’asse Ponte a Moriano-S. Maria a Colle, e in molte amministrazioni locali avevano portato alla bocciatura del tracciato Anas.