Negli ultimi mesi, sulla costruzione del nuovo ospedale si sono dette molte cose anche se celate dietro un unico filo conduttore: la netta contrapposizione tra chi sta dalla parte del progresso e chi preferisce la conservazione dell’esistente.
Gli addetti ai lavori, i cittadini, sanno che oggi una migliore qualità della vita dipende anche da una sanità moderna, funzionale, efficiente.
Non a caso la Regione Toscana, riconosciuta come modello a livello nazionale, ha scelto di investire nella costruzione di quattro nuovi monoblocchi che si aggiungono ad altri ospedali costruiti di recente e oggi pienamente operanti.
Si tratta di una scelta che incide direttamente sulla qualità della vita delle persone e guarda ad un modello socio-sanitario innovativo, in grado di rendere operativi i grandi risultati ottenuti dal progresso medico e scientifico.
Non ci sono motivazioni oggettive che giustificano la contrarietà del centrodestra lucchese alla realizzazione del nuovo monoblocco; ne affiorano alcune di carattere strettamente politico che, sono certo, poco interessano alla comunità: la volontà di mantenere posizioni assunte in campagna elettorale oppure il tentativo di ricompattare una maggioranza a pezzi, dove le prese di posizione dell’uno contro l’altro, sono ormai all’ordine del giorno.
Sono certo che qualcuno, ferito nell’orgoglio, si solleverà spiegando che non c’è alcuna contrarietà alla costruzione del monoblocco che è sì necessario, ma non può essere fatto a San Filippo.
A queste persone rispondo preventivamente, con due osservazioni facilmente riscontrabili: in campagna elettorale il centro destra ha dichiarato che si sarebbe opposto in ogni modo alla realizzazione di un nuovo ospedale. Tale posizione è stata poi modificata e adesso si contesta non la necessità del monoblocco, ma la sua ubicazione. Non ci dimentichiamo però che il sito dove costruire il nuovo ospedale provinciale è stato scelto legittimamente dal comune capoluogo senza alcuna ingerenza. Come si può pensare adesso, quando l’iter è già avviato e quando tutte le azioni intraprese a vari livelli hanno confermato la correttezza delle procedure, di fermare la realizzazione di un’opera così importante?
C’è un aspetto apparentemente paradossale in questa vicenda: molte persone che come me hanno detto, sin dall’inizio, di preferire un sito più baricentrico rispetto a S. Filippo, adesso sono in prima linea a sostenere la necessità di procedere velocemente alla realizzazione dell’opera. In fondo, se ci pensiamo bene, la cosa non è affatto paradossale: noi siamo per il rispetto delle istituzioni e degli impegni presi, altri preferiscono la strumentalizzazione fine a se stessa e non esitano ad anteporre ragioni personalistiche e strumentali al bene collettivo.
Di una cosa sono e siamo certi: i cittadini ci chiedono servizi migliori in grado di rispondere alle loro esigenze. Su questo aspetto, come conferenza dei sindaci, abbiamo lavorato molto e devo dire che il contributo di tutti è stato importante e concreto.
Alcuni risultati sono stati raggiunti: penso per esempio all’aumento dei posti letto per le cure intermedie, agli ospedali di comunità, alla riorganizzazione di alcuni reparti ospedalieri, oggi più funzionali e attenti alle esigenze degli utenti.
Sappiamo che c’è ancora molto da fare e, come abbiamo dimostrato in questi anni, il nostro impegno sarà incessante; noi lavoreremo per una sanità moderna, dinamica, innovativa. Non ci convince il conservatorismo di chi, per motivi squisitamente politici, continua a giocare sulla pelle dei cittadini lucchesi.
Il sindaco di Capannori
Giorgio Del Ghingaro.