L’impianto di compostaggio potrebbe portare solo risparmio, innovazione, benessere e occupazione.
Lo assicura l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci, che ribadisce: la scelta giusta è quella dei Poderacci. Bocciata la soluzione nell’area ex Forte perché «motivi tecnici analizzati da esperiti e tecnici del settore tra cui lo stesso architetto Modena dimostrano la presenza, come illustrato alla Commissione, di almeno 8 fattori tecnici escludenti di infattibilità che di fatto renderebbero irrealizzabile l’opera con un danno economico enorme per l’azienda Ascit e per tutta la comunità capannorese».
Non si comprendono le paure e i timori di chi si oppone al progetto, dice ancora Ciacci: «La scorsa settimana una visita aperta a tutti all’impianto di Piteglio (nella foto) dove attualmente portiamo l’organico di Capannori ha visto la partecipazione di pochissimi cittadini, ma i presenti, tra cui lo stesso presidente della Commissione Nicola Luporini, possono confermare la bellezza dell’opera e l’assoluta assenza di cattivi odori o disagi per l’abitato circostante».

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