Ieri mi hanno chiesto in tre parole gli ingredienti del sindaco per governare la città. Ho detto quel che penso, come sempre: serve
COMPETENZA, quella che non s’inventa dall’oggi al domani. I dilettanti allo sbaraglio non servono ad una città dalla gestione complessa come Viareggio. Serve lavoro, applicazione, esperienza. Non ci s’improvvisa gestori di una macchina comunale complessa, con diverse societá partecipate e 500/600 fra dipendenti e collaboratori. La competenza è fondamentale e garantisco che non basta mai.
Serve UMANITÀ: quella che significa occuparsi di tutti e non solo di alcuni. Essere disponibili all’ascolto ma assumersi poi la responsabilità della decisione finale, che guarda solo all’interesse generale. Umanità non significa rimandare, come hanno fatto per anni i soliti noti, umanità significa solidarietà e onestà, anche e non solo di pensiero, per arrivare all’obiettivo.
Poi è indispensabile la LIBERTÀ, libertà dai condizionamenti, dalle pressioni, per essere al servizio vero della città. Libertà di dire dei no, di dire dei sì, di dire sempre e comunque la verità perchè non ha nulla da temere. La mia storia lo dimostra: il sindaco deve essere un uomo con i suoi valori certi e netti, ma libero nelle sue scelte.
Ecco perchè con la competenza, l’umanità e la libertà non si fanno chiacchiere si governa.

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