Esercitare la memoria. Un comportamento ritenuto comune che purtroppo rischia di divenire raro.
Indaffarati per lavoro, sempre meno ci ritagliamo dei momenti per comprendere appieno quanto sta accadendo introno a noi, anche se si tratta di avvenimenti tragici, di forte impatto emotivo e umano.
Eppure, fermarsi per capire, per evitare di ripetere gli errori del passato e imparare dai buoni esempi quotidiani che ci circondano è forse una delle poche pratiche che ci fa sentire veramente vivi, perché dà senso ai nostri gesti, alle nostre emozioni, ai nostri sogni.
Perché la generazione dei nostri figli e quelle future non dimentichino la follia e l’orrore che ha segnato il secolo scorso – due guerre mondiali e le esperienze del fascismo e del nazismo – e le guerre che continuano tutt’oggi a interessare molti Paesi occorre promuovere la testimonianza.
Per questo, il Comune di Capannori, dedica un’ampia rassegna alla ricorrenza dei “Giorni della memoria”: l’enorme valore storico e culturale sprigionato dal ripercorre e dal riflettere assieme sul dolore e sulla sofferenza realmente accaduta e provata rappresenta un’occasione formativa completa per ragazzi e adulti.
Attraverso diverse prospettive è possibile compiere molteplici percorsi di riscoperta di un’umanità dirompente, che nonostante le avversità, la detenzione e le numerose morti non ha mai smesso di lottare, esistere e resistere.
Quest’anno, l’iniziativa “I giorni della memoria” promossa dal Comune di Capannori propone la commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo focalizzando l’attenzione sulle donne.
L’intenzione dell’amministrazione è di mettere in risalto il ruolo di rilievo assunto dalle donne nelle battaglie contro i regimi.
Molte figure femminili, infatti, hanno lottato contro l’omologazione del pensiero e l’eliminazione di ogni forma di diversità.
Una lotta differente da quella degli uomini. Forse meno vistosa, meno fisica ma sicuramente ugualmente importante, efficace e soprattutto culturalmente significativa.
La nostra libertà la dobbiamo anche al desiderio femminile.
Invito, pertanto, tutti gli interessati a camminare nel percorso di riflessione e testimonianza presente a Capannori fino a mercoledì 15 febbraio.
Non dimenticare, infatti, è il primo passo per realizzare una società di pace, dove regna la solidarietà e la diversità si trasforma in ricchezza.