Il Tirreno

L’Asl 2 prevede di iniziare entro due mesi gli sbancamenti e gli scavi veri e propri per la costruzione del nuovo ospedale a San Filippo. E’ la nuova data fissata dai tecnici, alla luce dei ritardi che si sono registrati per l’apertura del cantiere e le operazioni preliminari, indagini ambientali, idrogeologiche, archeologiche e la bonifica dagli ordigni bellici.
Ritardi che hanno interessato non solo il cantiere ma anche la viabilità di accesso, progettata ed appaltata dal Comune con finanziamento della Regione. Sono iniziate le opere del 1º lotto (tratto tra via Carlo Piaggia e la seconda rotatoria di accesso all’ospedale) in tempi molti più lunghi dato che la firma del Comune sul contratto con l’impresa è avvenuta solo dopo la minaccia del commissario ad acta. Proprio questi ritardi hanno causato l’iscrizione di una riserva da parte dell’impresa che lamenta che l’assenza della viabilità di accesso causerà un aggravio dei costi per i movimenti di materiali dal cantiere del nuovo ospedale. Regione e Asl sono preoccupate per questa situazione: infatti i flussi di traffico pesante dovranno immettersi con grande difficoltà sulla via Romana in prossimità dell’Hotel Guinigi, unico punto in cui l’area ospedaliera confina con una viabilità esistente.
Il malumore nei confronti di Palazzo Orsetti è palese. Nell’accordo di programma era previsto che il Comune provvedesse all’esecuzione degli espropri per mezzo dei propri uffici; viceversa – secondo l’Asl – il Comune non ha rispettato l’impegno e l’azienda ha dovuto affrontare con grande difficoltà l’intera procedura.
Sempre nell’Accordo di programma era previsto che il Comune provvedesse all’indizione e allo svolgimento della conferenza dei servizi, mentre è stata l’Asl che ha dovuto svolgerla. Sempre l’Accordo di programma prevede che il Comune provveda adesso all’appalto del 2º lotto della nuova viabilità (tratto dalla seconda rotatoria fino all’innesto con la futura tangenziale) con un finanziamento di circa un milione.
Il regolamento urbanistico prevede inoltre una viabilità secondaria, da via Carlo Piaggia, di accesso al nuovo ospedale in corrispondenza dell’edificio economale, in modo da creare un percorso separato per l’isola ecologica e la morgue. Per l’Asl deve essere realizzata quanto prima.
Così come si ritiene determinante che la nuova viabilità dei lotti 1º e 2º si ricolleghi alla grande viabilità della Piana, e che questa venga realizzata, in quanto altrimenti non vi potrà essere un sensibile miglioramento per l’accessibilità del nuovo ospedale.
C’è poi un’ultima questione in ballo. L’Accordo di programma prevedeva che il Comune di Lucca avviasse il procedimento per la formazione della variante urbanistica per la valorizzazione e cambio di destinazione del presidio ospedaliero Campo di Marte (per la parte che non sarà più utilizzata dall’azienda) e per la valorizzazione di Maggiano, Arliano e Carignano entro il 31 gennaio 2006. Fatto che non si è verificato: è stato possibile solo far adottare i piani di recupero per Arliano e Carignano, poi l’iter si è bloccato. La vendita di questi immobili è ritenuta dall’Asl importante al fine della copertura del quadro economico e per sostenere l’ulteriore fabbisogno di arredi ed attrezzature del nuovo ospedale.

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