Il Tirreno MERCOLEDÌ, 28 GENNAIO 2009
Saranno in esposizione 900 nuovi esemplari antichi
Collaborazione con la rassegna sulle Mura
LUCCA. Circa 200 camelie antiche sono già in possesso del Circolo culturale del Compitese, organizzatore della mostra che si svolgerà a marzo a Sant’Andrea di Compito. Altre 700, acquistate da un collezionista di Massa e Carrara e già classificate, saranno per la prima volta esposte quest’anno. Fra questi nuovi arrivi, almeno quindici tipi di camelie sono ritenute molto rare. “Con 900 camelie antiche – dicono dal Centro del Compitese – arriviamo a costituire una delle più importanti mostre d’Italia”. Soddisfatti del loro operato e dei risultati ottenuti dalla manifestazione, i volontari del centro culturale considerano indispensabile che gli enti locali partecipino a dare risalto e alla cura di questa iniziativa, finora realizzata da persone che, per vivere, fanno altri mestieri.
Nessuno degli organizzatori vuole lasciare, ma le forze sono sempre meno, e l’aiuto da parte delle istituzioni sarebbe una manna per evitare che un’importante risorsa del capannorese e della Lucchesia finisca nel dimenticatoio.
Coordinamento e collaborazione fra enti pubblici, associazioni promotrici di iniziative legate al verde e operatori del settore è considerata dal presidente del Circolo culturale Compitese, Leonardo Pacini, e dalla coordinatrice della Mostra delle Camelie, Elena Pardini, la strada necessaria perché le ricchezze di piante e fiori, nonché paesaggistiche del territorio trovino un’adeguata vetrina in tutta Italia e a livello internazionale.
Se le amministrazioni comunali e quella provinciale hanno bisogno di molto tempo per strutturare una collaborativa cabina di regia, per i volontari non c’è la possibilità di attendere i tempi della politica.
Nell’ultimo week-end di marzo la mostra delle camelie di Sant’Andrea coinciderà tra l’altro con la versione primaverile di Verdemura, in programma a Lucca.
Fra i gruppi promotori è stata stipulata una convenzione per cui chi si presenterà ad un’iniziativa con il biglietto d’ingresso dell’altra avrà uno sconto.
In altre parole, visitare Verdemura invoglierà gli appassionati del verde a farsi un giro fra le camelie antiche del capannorese e viceversa.
Un primo esempio di proficua collaborazione che dovrebbe essere di stimolo per amministratori e operatori del commercio e del turismo.
“Ai visitatori quest’anno regaleremo la possibilità di ammirare delle vere rarità di camelie antiche – spiega il presidente del Centro culturale Compitese -. L’acquisto di 700 camelie dal collezionista Mario Ponzanelli fa compiere all’iniziativa un gran passo in avanti.
“Non saranno piantate nel camelieto per motivi di tempo, ma saranno esposte nella sala del centro culturale. In programma, inoltre, l’acquisto di altri 150 cultivar dallo stesso collezionista nei prossimi due anni. In questo modo, entreremo in possesso di una buona collezione di camelie europee, provenienti da Belgio e Francia. Per quanto riguarda le tipologie italiane, è possibile che questa sia la mostra più significativa”.
Nel tentativo di coinvolgere più soggetti, i promotori hanno realizzato anche un’iniziativa collaterale, “Camelia a tavola”, che prevede la partecipazione di attività ricettive e ristoranti.
“Alberghi e ristoranti di Capannori e Lucca – racconta la coordinatrice della mostra Pardini – fanno per i turisti menù specifici legati alla manifestazione. Inoltre, regalano ai clienti una pianta di camelia. Al momento, ad aderire sono circa 40 ristoranti e 20 strutture ricettive in totale, cioè tra Lucca e Capannori. Poche, se si pensa alle possibilità che avrebbe questa iniziativa se fosse valorizzata a dovere, con un comitato specifico che ne cura la realizzazione e la pubblicità in pianta stabile”. Ancora una volta, è chiaro il riferimento all’intervento da parte delle amministrazioni territoriali perché questo patrimonio di gran valore non finisca con l’essere inutilizzato. Nel frattempo, l’appuntamento con le 700 nuove tipologie di camelie è fissato per i giorni: 14 e 15, 21 e 22, 28 e 29 marzo.