Il Tirreno, 27 dicembre 2008
Il sindaco di Capannori Del Ghingaro vuole omogeneità nelle scelte per la Piana
CAPANNORI. Il sindaco di Capannori Giorgio Del Ghingaro rilancia. Il piano strutturale coordinato è fondamentale per l’assetto del territorio. Dopo le reazioni al suo intervento, Del Ghingaro torna sull’argomento e chiede risposte nel merito, per sapere se può essere avviato un percorso che vada nella direzione di un piano complessivo, decidendone i modi e i termini. Il sindaco di Capannori chiede quindi di ragionare su cose concrete e dice no alle polemiche.
“Circa una settimana fa – dice Del Ghingaro – ho lanciato una proposta ai comuni della Piana: avviare un confronto per verificare la possibilità di elaborare insieme un piano strutturale coordinato. Si tratta, in sintesi, di considerare il nostro territorio, qual è nella realtà, un unicum omogeneo e far sì che la progettazione delle grandi opere sia preventivamente concordata tra i sindaci, in maniera da accellerare le decisioni che vedono più comuni coinvolti”.
Del Ghingaro spiega che con l’assessore regionale Riccardo Conti si è pensato che fosse opportuno, al termine di una variante urbanistica innovativa, intraprendere una nuova fase di progettazione sostenibile e moderna secondo un’ottica comprensoriale.
“La proposta – aggiunge – non lede né alcuna autonomia dei sindaci, né interferisce con il ruolo della Provincia e della Regione, anzi rafforza le prerogative di tutti i soggetti interessati, perché individua nuove modalità di intervento e priorità in grado di dare risposte condivise a domande che sono sempre più slegate dal particolarismo di ogni area comunale”.
Del Ghingaro fa riferimento al grande tema della mobilità (assi viari, scali merci, tronchetti ferroviari, trasporto pubblico) oppure ad opere di grande rilevanza come gli ospedali, gli impianti di valorizzazione dei rifiuti, o ancora lo sviluppo urbanistico civile e industriale, con le tematiche sempre più pressanti del dove, del come e del se individuare aree disponibili e sostenibili.
“Pochi esempi – spiega – per dimostrare che, secondo me, è necessaria una politica meno rivolta al proprio “particulare” e più incentrata al soddisfacimento dei bisogni multicomunali, dai quali derivano le decisioni più complesse e difficili da prendere. Altre aree toscane hanno già deciso che il piano urbanistico coordinato può essere uno strumento idoneo allo sviluppo omogeneo dei loro territori e da tempo lavorano in questo senso. Dopo questa proposta ho letto di tutto, compreso le solite stucchevoli offese della destra al sottoscritto, ma non ho letto niente sul merito della questione.
“Mi chiedo – conclude Del Ghingaro – può essere aperto un percorso per discutere del piano strutturale coordinato? Si decidano i modi e i termini e si ragioni di cose concrete, lasciando fuori la bassa politica e parlando di progettazione futura. Per me è necessario accelerare per poter procedere alla definizione delle scelte partecipate che riguardano l’assetto del territorio. Vogliamo farlo insieme nell’interesse delle nostre comunità?”.