Il Tirreno

L’evento scippato a Lucca potrebbe essere ospitato da una villa brianzola

Scelta per «esigenze di tipo politico» e per valorizzare Expò 2015

LUCCA. Va a casa del premier Silvio Berlusconi il G8 della Scienza e della Tecnologia. Secondo quanto riporta il sito ufficiale del G8 2009 – aggiornato l’ultima volta il 19 febbraio – l’evento previsto a Lucca è stato trasferito a Lesmo, in provincia (per ora) di Milano, e nella futura provincia di Monza e Brianza. In questo Comune che non raggiunge – stando al censimento 2001 – i 4.500 residenti, Berlusconi ha acquistato da Unicredit (tramite una società) per 35 milioni villa Il Gernetto (alias villa Somaglia) per trasformarla nell’università liberale che ha il compito di togliere il «monopolio culturale» alla sinistra.
 Né sul sito del G8 del 2009 né al ministero dell’Istruzione e Ricerca si precisa dove (in quale palazzo) si terrà a Lesmo il G8 della scienza, ma villa Il Gernetto è data come una delle location probabili, considerate anche le 100 stanze predisposte per studenti, la grande aula magna, le 35 aule informatizzate, i 380mila metri quadrati di parco e l’annuncio del premier (già nel 2008) di inaugurare la struttura universitaria entro le elezioni europee del 2009, in programma proprio all’inizio di giugno. Al di là del fatto che villa Il Gernetto (a metà fra villa S. Martino di Arcore e villa Belvedere a Macherio, le residenze della famiglia Berlusconi) sia o meno la sede del G8 della Scienza, è certo che l’evento emigrerà da palazzo Ducale alla Brianza. La conferma ufficiale arriva dallo stesso ministero dell’ Istruzione che precisa come il G8 della Scienza sia diventato di competenza della Presidenza del consiglio da circa un mese. Da quando, a metà gennaio, un summit ha deciso di spostare l’appuntamento da Lucca e Lesmo in modo da dare maggiore «risalto» all’Expò del 2015 assegnata a Milano. Così, in poche ore, è stato cancellato il lavoro di mesi in corso a Lucca che rivela di avere un peso politico inferiore a quello della Brianza, nonostante sia l’unico capoluogo in Toscana amministrato dal centrodestra.
 La vicenda si può riassumere in questo modo. Inizialmente la Presidenza del consiglio chiede ai vari ministeri interessati da eventi specifici del G8 di proporre alcune location alternative alla Maddalena, sede centrale dell’incontro e del confronto fra i capi di governo. Per il ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca il sottosegretario Giuseppe Pizza avanza la candidatura di Lucca, già nota alle cronache diplomatiche internazionali per aver ospitato con successo (e sicurezza) il vertice Prodi-Chirac nel novembre 2006. L’organizzazione, insomma, era già collaudata. La candidatura viene fatta propria dal ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini che la invia alla presidenza del consiglio. Il sottosegretario Gianni Letta dà l’ok all’operazione (con benestare scritto) e subito dopo il sottosegretario Pizza riceve una delega specifica a occuparsi della questione.
 Così il 31 luglio 2008 alla presentazione del rapporto energia e ambiente 2007 dell’Enea il sottosegretario Pizza annuncia con «grandissimo orgoglio la scelta del ministro Gelmini di portare il prossimo G8 Scienza e tecnologia a Lucca, città che – oltre a offrire una suggestiva cornice storica e straordinarie opportunità logistiche – è situata in una regione, la Toscana, che è riferimento di eccellenza per la sostenibilità in relazione al noto sviluppo del settore geotermico e idroelettrico. Il ministro stesso presiederà l’evento – si legge ancora nell’intervento di Pizza (tuttora disponibile in rete) – e inviterà a partecipare, oltre ai paesi già presenti come osservatori ad Okinawa (Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa) anche un paese particolarmente importante nel contesto geopolitico del Mediterraneo: l’Egitto».
 Il 29 novembre, a Lucca, lo stesso Pizza conferma l’evento con una conferenza stampa a palazzo Ducale. Poi a gennaio il panorama cambia, improvvisamente. Arriva al ministero dell’ Istruzione una richiesta da parte della Presidenza del consiglio e del ministero degli Esteri di cambiare location al G8 della Scienza e di avvicinarlo a Milano, sede dell’Expò 2015 nella quale sono già coinvolti diversi ministri della scienza e della tecnologia. La richiesta viene formalizzata a metà gennaio e il ministero dell’Istruzione ritiene opportuno acconsentire a questa richiesta «del presidente del consiglio e del ministro Franco Frattini». La scelta della nuova sede del G8 della Scienza – Lesmo – viene ufficializzata il 17 febbraio e compare sul sito del G8 subito dopo. Ora quindi, la macchina organizzativa si deve rimettere in moto, per spostare da Lucca a Lesmo (non a Milano) il G8 a fine giugno. Nel frattempo, però, Pizza onora il suo impegno con Lucca e invia ai vari enti un piccolo dossier con il carteggio fra ministero della Pubblica istruzione e presidenza del Consiglio a conferma che la scelta originaria era caduta sulla città. Battuta, sul filo di lana, da Lesmo per «esigenze di tipo politico e per la determinazione della Presidenza del consiglio» anche in considerazione dell’organizzazione dell’Expò 2015 a Milano. Tuttavia, in una lettera alla città, il sottosegretario Pizza si augura di poter mantenere i rapporti stretti in considerazione della collaborazione ricevuta, della disponibilità, della bellezza di Lucca che potrebbe essere scelta come sede di altri eventi di portata internazionale. Accordi e bilanciamenti politici permettendo.

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