Il Tirreno
SEGROMIGNO IN MONTE. Cresce l’attesa per la presentazione a Villa Mazzarosa a Segromigno in Monte dell’ultimo romanzo di Luis Sepùlveda. «L’ombra di quel che eravamo», opera commovente e ironica che strizza l’occhio al noir, sarà presentata domenica 6 settembre alle 21,15.
Il libro dello scrittore sudamericano – edito da Guanda nella collana “Narratori della Fenice” – sarà infatti in libreria dal 3 settembre.
L’incontro, ad ingresso libero, verrà promosso dal comune di Capannori in collaborazione con la Provincia in collaborazione con Ilide Carmignani, capannorese, traduttrice italiana di Sepùlveda. E all’evento parteciperà, oltre al grande scrittore cileno, il nostro Bruno Arpaia.
Un appuntamento culturale di rilievo con la grande letteratura contemporanea, con il ritorno del grande scrittore cileno sul territorio lucchese dopo dieci anni, presentato in una una conferenza stampa nella sede comunale alla presenza dell’assessore alla cultura, Leana Quilici e della traduttrice italiana di Sepùlveda, Ilide Carmignani.
La manifestazione del 6 settembre si arricchirà della partecipazione dei “Modena City Ramblers”, la famosa band emiliana che curerà l’accompagnamento acustico della serata eseguendo anche alcuni brani scritti dallo stesso Sepùlveda con il quale sono legati da rapporti di amicizia. I Modena City Ramblers attualmente sono in tour con “Onda Libera”, il loro undicesimo album, del quale potrebbero eseguire alcuni pezzi.
«E’ per noi un onore poter ospitare sul nostro territorio la presentazione in anteprima dell’ultimo romanzo di Sepùlveda. Si tratta infatti di un appuntamento culturale davvero importante – dichiara l’assessora alla cultura, Leana Quilici -, che ci permetterà di conoscere da vicino uno degli scrittori contemporanei più bravi e più amati dal pubblico e soprattutto di dare voce ad una faccia dell’America Latina sicuramente diversa da quella che sarà celebrata a Lucca il prossimo 13 settembre con la presenza di un esponente del governo di Panama. A Capannori si parlerà di coloro che si opposero ad una dittatura, quella cilena, a sostegno dei diritti e della libertà. La partecipazione alla serata dei “Modena City Rambler” renderà l’evento ancora più speciale per la contaminazione tra musica e letteratura che è un ottimo mezzo di comunicazione soprattutto per avvicinare i giovani ai temi più impegnativi».