Il Tirreno
CAPANNORI. Azioni immediate per aiutare le famiglie e le imprese capannoresi. Le promette la coalizione di Giorgio Del Ghingaro, che nel programma elettorale ha inserito due fondi anticrisi per un importo complessivo di 300mila euro.
«Un’azione che troverà subito traduzione nei fatti – dicono i sostenitori di Del Ghingaro – perché il sindaco ha già portato all’attenzione della giunta la stesura di un regolamento, necessario per gestire le modalità di distribuzione. Sebbene il lavoro e l’occupazione non siano materia di competenza dell’ente municipale – continuano – il sindaco Del Ghingaro ha scelto di fare quanto nelle sue facoltà per supportare la piccola e media impresa locale e le famiglie di Capannori».
Nel programma per il prossimo mandato, quindi, la creazione di fondi per aiutare persone e imprenditori in difficoltà sarà una priorità.
«Stiamo per varare un regolamento per la gestione di un fondo di 150mila euro per le famiglie che vivono una situazione delicata a causa della crisi economica – assicura Del Ghingaro – e di un fondo di altri 150mila per supportare la piccola e media impresa capannorese. Questa costituisce una fetta importante della produttività locale. Basti pensare che le piccole e medie imprese, sul territorio, sono circa 5mila. Nei primi sei mesi del prossimo mandato, quindi, metteremo a disposizione di famiglie e aziende ben 300mila euro. Un’operazione che applicheremo anche successivamente».
L’attenzione alle necessità dei cittadini, soprattutto sul piano occupazionale, si manifesta anche con la prossima apertura a Marlia di una sede del Centro per l’impiego, organo che si occupa di creare un ponte fra domanda e offerta di lavoro.
«Siamo orgogliosi di realizzare sul territorio un luogo idoneo alla ricerca di occupazione – conclude Del Ghingaro – L’inaugurazione si terrà giovedì 7 maggio. Con questa sede, speriamo di contribuire ad agevolare i giovani che cercano occasioni di lavoro. Nei prossimi cinque anni, inoltre, continueremo ad applicare e migliorare gli accordi contenuti nel patto per il lavoro, siglato con le organizzazioni sindacali».