Il Tirreno, SABATO, 24 GENNAIO 2009
“Facciamo sistema per sfruttare camelie, azalee, parchi e giardini”
Tra Villa Guinigi e l’Orto Botanico un percorso da sfruttare
MARCO INNOCENTI
LUCCA. Lucca e dintorni hanno tutte le caratteristiche per affermarsi nel mondo come territorio del verde. Spetta ora agli enti locali, alle istituzioni e alle associazioni imprenditoriali muoversi per sfruttare questa risora, facendo sistema e organizzando eventi ben coordinati nel calendario.
Non ha dubbi Claudio Guerrieri, presidente della Camera di Commercio: “È giusta e azzeccata la proposta lanciata dal Tirreno di promuovere Lucca come città del verde. C’è un’utenza interessata enorme su questa specificità e nessuno al mondo possiede scenari come le Mura o le ville per allestire grandi manifestazioni capaci di attrarre un turismo davvero qualificato. Per di più in un periodo di bassa stagione come le settimane che precedono e seguono la Pasqua. La Camera di Commercio è pronta a fare la sua parte”.
La parola passa quindi al presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che dovrebbe mettere in funzione la famosa cabina di regia. Anche se non mancano resistenze e particolarismi da parte di Comuni che paiono poco propensi a partecipare convinti all’attività dell’organo di coordinamento, Baccelli ha la possibilità di riunire quando crede il nucleo fisso della cabina di regia formato dai soggetti che finanziano le manifestazioni: la Provincia stessa, la Camera di Commercio e le due fondazioni bancarie, Cdr Lucca e Monte. Ad essi, di volta in volta, possono unirsi, se lo credono, i soggetti del nucleo che si può definire variabile, Comuni e comitati in particolare. Ma devono sapere che snobbare la cabina di regia può significare non ricevere poi i contributi richiesti.
Intanto Guerrieri lancia alcune idee: “Il periodo di maggior propensione all’acquisto di piante per la stagione è l’inizio della primavera e Lucca ha tutte le possibilità di attirare pubblico con eventi mirati. Murabilia, che funziona benissimo, arriva in settembre e ormai mi pare che non ci sia intenzione di spostarla. Ma c’è pur sempre Verdemura, che può e deve crescere, diventando il core business delle iniziative legate al verde: mostre delle Camelie e delle Azalee, tour guidati nei parchi delle ville storiche e all’Orto Botanico, ma anche nei giardini pubblici, in particolare nella zona tra Villa Guinigi e le Mura, dove insistono tra l’altro Villa Bottini, S. Micheletto e l’Orto. Ricordo poi che anni addietro un gruppo di privati aprirono i loro giardini dentro le Mura, uno spettacolo di straordinaria suggestione che potrebbe essere riproposto. Senza dimenticare l’attrazione che esercita lo splendio parco di Palazzo Pfanner”.
Il presidente pone anche un altro tema su cui riflettere: “Non sarebbe male avviare nuove e più intense relazioni con il settore del florovivaismo del Pistoiese e della Versilia. Penso che molti operatori potrebbero essere interessati a mettere loro stand nelle mostre lucchesi, le cui date, a inizio primavera, non sono concomitanti a quelle di altre manifestazioni organizzate altrove”.