Il Tirreno

CAPANNORI. Dopo Porcari continua il sopralluogo nel territorio sullo stato dei lavori per la realizzazione del nuovo scalo merci nell’area del Frizzone. Su Capannori è previsto, a carico della Provincia, un nuovo tratto di viabilità che congiunge via Chelini con il casello autostradale. Un percorso più diretto riservato soprattutto al traffico automobilistico.
 In modo da lasciare l’attuale via del Frizzone a servizio dello scalo merci e delle aziende della zona. Altro punto fondamentale sarà la realizzazione del tronchetto ferroviario di Tassignano che metterà direttamente in collegamento la Delicarta con la ferrovia.
 «In questo modo – spiega l’assessore alla mobilità Claudio Ghilardi – andremo a risolvere una situazione che si trascina da oltre 20 anni. In più ora abbiamo ricevuto la richiesta di un’altra azienda che chiede di allacciarsi a questo tronchetto. Un’ottima notizia visto che ogni treno riesce a caricare la stessa quantità di merce di un centinaio di camion con un notevole alleggerimento del traffico pesante».
 Procede invece con qualche ritardo rispetto a Porcari la realizzazione dei sottopassi ferroviari. «I motivi del ritardo sono legati alle pratiche per l’esproprio e alle gare europee» spiega Ghilardi. Per questo la Provincia ha convocato per il 17 settembre un tavolo di coordinamento tecnico al quale prenderanno parte Rfi e i comuni di Capannori e di Porcari per fare il punto sui lavori e sulla tempistica.
 È prevista la chiusura del passaggio a livello a Tassignano, quello di corte dei Baccioni e quello di via del Casalino. Un nuovo sottopasso ciclopedonale collegherà via del Casalino da sud alla stazione mentre è prevista la realizzazione di un sottopasso camionabile che unisca via dell’aeroporto e via della stazione.
 «Per questo sottopasso stiamo considerando l’idea di limitarne l’uso ai residenti e ai mezzi pubblici. – prosegue Ghilardi – Questo almeno finché non sarà realizzata una nuova viabilità di raccordo con via Chelini a nord e con via del Casalino a sud. Su questo argomento apriremo un confronto con la popolazione ma vorremmo evitare di far passare camion e automobili in mezzo alle case su strade non adatte a elevati flussi di traffico». Secondo questa proposta da sud le vetture potranno arrivare fino alla nuova cittadella della cultura presso il Mattaccio e da nord fino alla stazione. Nessuna novità di rilievo invece per quanto riguarda Santa Margherita dove il passaggio a livello non sarà sostituito. Lì però è prevista una riduzione dei tempi di chiusura grazie a un accordo con Rfi che prevede la creazione di un blocco intermedio tra la stazione di Lucca e la chiusura del passaggio a livello. Attualmente infatti le sbarre si chiudono al momento della partenza del treno dalla stazione di Lucca.
 La realizzazione dello scalo merci non prevede solamente la realizzazione dei sottopassi e dei tronchetti. Contestualmente all’intervento infatti è prevista un’opera di messa in sicurezza idrogeologica della zona grazie a un finanziamento ministeriale di 5 milioni di euro arrivati al Consorzio di bonifica del Bientina. In particolare sarà realizzata una cassa di espansione sul rio Ralla, due lotti di interventi sul rio Fossanuova e un’opera di regimazione idraulica del rio Casale.
 

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