Il Tirreno, GIOVEDÌ, 22 GENNAIO 2009

Solo Capannori contribuisce alla riuscita della rassegna

ARIANNA BOTTARI
LUCCA. La Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia è pronta a tagliare il prestigioso traguardo delle venti edizioni e lo fa sperando di poter continuare a crescere. In programma tanti eventi e iniziative, oltre alla tradizionale mostra-mercato. Ma per il vero salto di qualità continua a mancare qualcosa, nonostante l’impegno del Centro culturale del Compitese e dell’amministrazione comunale di Capannori, che anche quest’anno ha stanziato in bilancio 160mila euro dedicati all’evento. Poca partecipazione (economica), invece, dagli altri enti pubblici (Provincia in testa), mentre si continua a riporre fiducia nella collaborazione con l’Apt di Lucca.
Non è un mistero che la mostra sia il classico “pozzo a perdere” per le casse capannoresi. Del resto è difficile rientrare di tutte le spese potendo far affidamento sulle entrate rappresentate solo dai biglietti e sulla partecipazione di sponsor e enti. In ogni caso, il Comune è disposto al sacrificio, come spiega l’assessore alla cultura Luciana Baroni. “Anno dopo anno la manifestazione ha acquistato rilievo e rappresenta un’importante occasione di ritorno pubblicitario per il nostro territorio. Le spese non mancano”.
In effetti le voci sono molte: dal montaggio e smontaggio delle strutture (non ne esiste una fissa per ospitare la mostra e le iniziative correlate), passando per il servizio navetta gratuito per i visitatori, il servizio di accoglienza e via dicendo. Dunque, i costi sono alti, ma secondo Baroni il gioco vale la candela e, anzi, per festeggiare al meglio il ventennale si prevedono novità. Va da sé che far rientrare tutto nei 160mila euro stanziati in bilancio è praticamente impossibile. E così a Capannori si attendeva il classico aiutino. “Abbiamo avuto diversi incontri con la Provincia – spiega l’assessore -, ma sappiamo che l’ente si trova in grande difficoltà economicasoprattutto per i tagli ai trasferimenti statali”.
Insomma, l’amministrazione Baccelli di soldi da investire in camelie non ne ha molti. A confermarlo è l’assessore provinciale Adami. “La mostra richiama un buon numero di visitatori – dice -, ma per crescere deve essere creato un progetto di dimensioni e contenuti più ampi. Per passare dalle buone intenzioni ai fatti, però, servono i soldi. Ma per la Provincia il 2009 sarà un anno difficile per il drastico calo delle entrate”. E allora è presumibile pensare che da Palazzo Ducale arriverà sì un contributo, ma contenuto, e che di progetto di ampio respiro si potrà tornare a parlare solo in tempi migliori. Forse allora si vedrà concretizzarsi la famosa idea del “sentiero provinciale delle camelie” e di altre iniziative che dovrebbero collegare Capannori e la sua mostra ad altre realtà del verde della Provincia. Intanto si fa con quello che si ha. “Quest’anno ci siamo concentrati sulla riorganizzazione degli spazi interni del Centro culturale del Compitese e su una pubblicazione sugli “erbi” curata dal S. Anna di Pisa – conclude Baroni – che in molti ci avevano chiesto. Per il futuro, vedremo”.

LE CIFRE
Undicimila visitatori nel 2008 Arriva il percorso del gusto

CAPANNORI. Diecimila i visitatori nel 2007. Undicimila 500 un anno fa. Questi i numeri della Mostra delle Antiche Camelie della Lucchesia che si tiene da venti anni tra i borghi di Pieve e S. Andrea di Compito. Nata per volontà del Centro culturale del Compitese, l’iniziativa gode dell’aiuto dell’amministrazione comunale capannorese, che negli ultimi anni vi ha investito molto a livello di risorse economiche e non solo. A fianco del Comune: Fondazione Cassa Risparmio di Lucca, Arsia, Camera di commercio, Fondazione Banca del Monte e sponsor privati del territorio.
Per quanto riguarda il programma per l’edizione 2009, come ogni anno è prevista una Mostra del Fiore reciso (oltre 900 cultivar di Camellia japonica quest’anno); il “sentiero delle Camelie” che si snoda nel Borgo. La piantagione di tè di Compito (esperienza unica in Italia) e le numerose attività collaterali.
Una nota particolare merita l’esposizione di camelie dedicata alla delegazione straniera proveniente da Dresda (Germania) e la mostra sulle “Erbe spontanee nella tradizione alimentare del Capannorese”, curata dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Infine, il Percorso del Gusto che verrà organizzato il 22 marzo lungo l’intero itinerario del borgo: stand gastronomici di prodotti e piatti locali saranno presenti per far conoscere le bontà del territorio. Per le mostre fotografiche da segnalare quella che ripercorrerà i venti anni di vita della manifestazione.

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