Del Ghingaro avvia consultazioni e propone nuovi strumenti urbanistici
LUCCA. Sono stati fatti passi avanti, ma occorre più impegno per fare del sistema del verde un altro fenomenale polo di attrazione e di sviluppo del nostro territorio. È questa la convinzione del sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, che raccoglie l’appello lanciato di recente sul Tirreno dai proprietari delle ville storiche.
Anche prendendo atto del successo di manifestazioni come la mostra delle Camelie, Murabilia e la mostra delle Azalee, per Del Ghingaro «non bisogna dimenticare che un vero e proprio tesoro di piante e fiori vive nei giardini delle numerose ville, nell’Orto botanico, nelle colline del capannorese e nell’oasi naturalistica nel Padule di Capannori».
La Provincia ha già annunciato di aver accolto la proposta di Capannori di creare un coordinamento per la rete del verde e ora il sindaco attende il primo confronto: «Ritengo, però, che la cabina di regia per una vera, funzionante e efficace “rete del verde” debba essere “allargata”, coinvolgendo i proprietari delle ville e le associazioni che già organizzano le manifestazioni legate alla floricoltura e al giardinaggio. Se vogliamo dare alle piante e ai fiori delle splendide ville della Lucchesia e alle iniziative che lavorano per questo obiettivo la vetrina di prestigio che meritano, dobbiamo progettare tutti assieme».
Del Ghingaro si muoverà quindi su un doppio binario: «Anzitutto convocherò il centro culturale del Compitese, curatore della mostra delle Camelie, per discutere con loro della manifestazione, sulle strategie per farla crescere e maturare, per confermarsi come evento clou del verde capannorese. Oltre alle associazioni, scriverò ai proprietari delle ville capannoresi per invitarli a un dialogo con l’amministrazione sulla possibilità dell’apertura al pubblico dei loro giardini in occasione delle più importanti manifestazioni legate al verde. Un’apertura che dovrà essere supportata da adeguati servizi e da un percorso ad hoc per la valorizzazione dell’unicità dei luoghi, dei fiori e delle piante».
Il sindaco si farà poi portavoce al tavolo provinciale delle istanze delle associazioni e dei proprietari delle ville: «Perché il sistema funzioni e le meraviglie della Lucchesia diventino il nostro biglietto da visita per il turismo dobbiamo oltrepassare il campanilismo e unire forze, risorse economiche e progetti. Dobbiamo superare i confini comunali. L’adozione di uno strumento urbanistico come il piano strutturale coordinato della Piana ci permetterà di individuare location, di proporre percorsi e di architettare una rete delle meraviglie paesaggistiche e floreali in tempi rapidi».
Disegnato l’assetto urbanistico e strutturale della Piana di Lucca, sarà semplice per Del Ghingaro «muoversi tutti assieme e valorizzare le iniziative, gli eventi e le manifestazioni di qualità che programmeremo. Il piano strutturale coordinato, infatti, fonda le sue radici anche nella continuità che c’è fra comuni limitrofi per bellezza paesaggistica e per prodotti tipici legati alle peculiarità dell’area. Questo strumento urbanistico vuole realizzare una politica sovracomunale necessaria sia per mettere in risalto le meraviglie, come quelle legate al verde, della Lucchesia, sia per rispondere alle nuove sfide che il commercio e il turismo devono affrontare. È giunta l’ora di passare ai fatti».
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