Il Tirreno
CAPANNORI. Sarà recuperato il capannone dell’ex consorzio agrario. La struttura, che si trova tra il parcheggio davanti la chiesa e il nuovo parco comunale, è ormai da anni abbandonata e in degrado. Claudio Ghilardi, assessore all’urbanistica, dice che nei piani del Comune potrebbe rientrare la riqualificazione dell’edificio.
Un progetto con capitale misto pubblico e privato, per il recupero funzionale dell’immobile per farne un contenitore destinato a scopi culturali o sociali.
L’ex consorzio oggi appare fatiscente e scalcinato. All’esterno si vedono ancora le vecchie pompe del gasolio e i muri cadono a pezzi. Si trova proprio a due passi dal parco pubblico dove si ritrovano bambini, famiglie e studenti. Un pugno nell’occhio per il centro del capoluogo, dove sono in corso progetti come il recupero dell’ex Supercinema in via Piaggia e dove è appena stato inaugurato il museo archeologico (in via Cardinal Pacini).
Il consorzio è passato a una società privata, che lo ha acquistato a un’asta pubblica. In passato si era ipotizzato che nell’ex consorzio potesse trovare sede un supermercato. Una prospettiva, però, subito tramontata, non essendo previste nel piano del commercio strutture di media distribuzione in quei locali. Era stata ventilata anche l’ipotesi di realizzarvi un centro culturale polivalente collegato all’ex Supercinema. L’amministrazione sembra intenzionata a sondare il terreno.
«Siamo consapevoli che questa struttura, nelle attuali condizioni, deturpa l’ambiente. Si trova nel centro di Capannori, che vogliamo riqualificare – dice l’assessore Ghilardi -. La struttura non è di proprietà comunale, ma cercheremo una soluzione, magari in sinergia con privati. Vogliamo riutilizzare volumetrie esistenti per non consumare ulteriore territorio e contenere i costi».
Il consorzio abbandonato non sfugge all’attenzione dei commercianti che hanno attività nelle sue vicinanze e di residenti del posto. «Bisogna fare qualcosa – dicono tutti quanti in coro -: un capannone di queste dimensioni, abbandonato nel cuore del paese crea davvero molti disagi».