Il Tirreno
Il sindaco: «Strumento fondamentale che tutela il territorio»
CAPANNORI. Approvata quasi all’alba la variante al regolamento urbanistico dal consiglio comunale con i voti favorevoli della maggioranza e contrari dell’opposizione. Astenuto Liano Picchi. Una seduta fiume tra lunedì sera e martedì mattina, durante la quale non sono mancati i momenti di tensione. A destare un vespaio di polemiche è stata la vicenda delle villette in costruzione a Pieve San Paolo, su quello che doveva essere il tracciato dell’asse est-ovest.
C’è stato un emendamento sulla localizzazione dell’impianto di compostaggio presentato da Rifondazione Comunista, che chiede un tavolo tecnico con Provincia e Regione Toscana per dare finalmente il via al progetto.
Un successo dell’amministrazione Del Ghingaro è stata definita la variante da parte della maggioranza di centrosinistra.
Un documento penalizzante per la maggior parte dei capannoresi, l’ha invece bollata l’opposizione.
«Finalmente adesso a Capannori ci sono regole certe e chiare – esordisce con evidente soddisfazione il sindaco Giorgio Del Ghingaro – e cittadini, aziende e professionisti hanno un preciso quadro di riferimento cui attenersi. È costruito sulla base di indagini scientifiche e secondo i reali bisogni del territorio e della sua popolazione».
A giudizio del primo cittadino di Capannori, «alla base di questo importante atto fortemente innovativo, c’è una visione moderna dello sviluppo territoriale, che esclude un eccessivo impatto ambientale e che usa una forte attenzione all’utilizzo delle risorse territoriali, rispetta le condizioni di sicurezza geologica e idraulica, tutela l’ambiente e il paesaggio, considera le esigenze della mobilità e contiene previsioni certe anche per l’edilizia residenziale a carattere sociale, praticamente assente nel precedente regolamento urbanistico. Il tutto fuori da vecchie logiche, prevedendo regole uguali per tutti – sottolinea il sindaco Del Ghingaro -. Ora che è stato approvato un documento che per Capannori ha una valenza storica si apre una nuova fase di riformulazione e pianificazione territoriale che vada pienamente incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese».
Gli indirizzi fondamentali della nuova pianificazione territoriale sono contenuti nell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza e approvato dall’assemblea nonostante la forte contrarietà espressa dall’opposizione.
«La variante da un lato penalizza la maggior parte dei capannoresi – afferma Gianfranco Rosi -. E che dire del contenzioso che rischia di aprirsi con i proprietari delle villette in costruzione a Pieve San Paolo sul tracciato dell’asse est-ovest? Perché in una riunione in Provincia l’allora assessore all’urbanistica Claudio Ghilardi assicurò che la variante aveva recepito gli indirizzi necessari all’infrastruttura?»
Critico anche Salvadore Bartolomei di Alleanza nazionale.
«Per cinque anni il territorio è rimasto ingessato in attesa della variante – dice l’esponente della minoranza -, mentre l’amministrazione spendeva centinaia di migliaia di euro per consulenze. E ora si scopre che si deve ricominciare da capo».